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Bonucci al Milan, insulti al figlio Matteo: il lato oscuro del calcio

Bonucci al Milan

Con il passaggio di Bonucci al Milan, si sono scatenati anche quei tifosi indecenti che hanno avuto il coraggio di augurare la morte al figlio Matteo.

Tutti pensavano sarebbe stata che l’arrivo di Lonardo Bonucci al Milan sarebbe stata la gioia dei tifosi. Subito dopo sono però arrivati insulti rivolti al figlio di giocatore, il piccolo Matteo. Un tifoso è arrivato persino a minacciare di morte il bambino tramite un post in Internet. Matteo, bambino di due anni, è stato gravemente malato. Il padre giocatore per un certo periodo ha persino pensato di abbandonare lo sport per dedicarsi anima e corpo al figlio. Ora per fortuna Matteo è guarito, ma resta l’onta per le minacce a lui rivolte al fine di colpire Bonucci.

Bonucci al Milan

Bonucci al Milan, e la favola rossonera sembrava sempre continuare più bella. Il giocatore aveva vissuto un bagno di folla all’ingresso di Milanello il 14 luglio. Questo fu l’ennesimo colpo messo a segno dal Milan grazie alla sontuosa campagna acquisti intrapresa: sottrarre Leonardo Bonucci alla Juventus. Parliamo di un giocatore d’esperienza che ha dimostrato di far bene sia con la maglia bianconera che con quella della Nazionale italiana. Un acquisto veloce, fatto da una trattativa ancora più veloce tra due club che, per motivi che forse solo col passar dei mesi si sapranno, avevano urgenza di chiudere.

Il bello del calcio può esser raffigurato proprio da questo trasferimento: un pilastro di una squadra, passava ad un’altra nel giro di due giorni, gettando nello sconforto i suoi vecchi tifosi e dando forza ai nuovi. Eppure, nel calcio di oggi c’è sempre il rovescio della medaglia: un lato oscuro che porta molti ad allontanarsi da questo sport.

Tifosi contro Matteo

Bonucci

Di cosa si tratta? Si tratta delle ennesime offese che il figlio di Leonardo Bonucci, il piccolo Matteo, aveva subito a causa del trasferimento del padre al Milan. “Se te ne vai, ti deve morire il figlio.” Un commento impetuoso e vergognoso nei confronti di un povero bimbo che, soprattutto negli ultimi anni, aveva dovuto lottare con tutte le sue forze per rimanere in vita.

Poteva il trasferimento di un calciatore scatenare fino a questo punto l’ira dei tifosi? Poteva un trasferimento, spingere una persona ad augurare ad un bambino la morte? Il passaggio da una squadra ad un’altra, poteva esser più importante della vita di un bambino? Sicuramente no! Certo, Bonucci forse non doveva giurare in precedenza amore eterno alla Juventus. Nulla, però, giustifica l’atteggiamento dei tifosi juventini.

“Non ti c’arrivasse il figlio a Milano! Ingrato maiale!” Ecco un’altra perla di saggezza da parte di uno pseudo tifoso di calcio. Sperare che un bambino non arrivi nemmeno in un’ altra città è un qualcosa di ripugnante.

Cattiveria dei tifosi

Da tutto questo è emerso solamente una cosa: manca la giusta cultura calcistica ed il rispetto per il prossimo. Due principi su cui l’Italia, da molti anni ormai, non riesce più a puntare . I tifosi ritornino a vedere il calcio per quel che è ovvero per uno sport che permette loro di svagarsi, cercando sempre di rispettare il prossimo. Senza un atteggiamento del genere, il calcio dimostra di essere per l’ennesima volta solo l’immagine riflessa di un Paese caduto in disgrazia.

Spenta la polemica su Matteo e Leonardo Bonucci, subito ne nasce una nuova riguardo ad una foto di Anna Frank a cui è stata incollata la maglia romanista.

La vita, comunque, continua e Bonucci è ormai in forze al Milan, nonostante abbia dovuto di recente lasciare la fascia di capitano. Cosa che non ha mancato di suscitare nuove polemiche.Bonucci a Casa Milan