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Borse anni '50

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Negli anni '50 la moda era sinonimo di femminilità, bellezza ed etichetta, quindi anche gli accessori come le borse si adattavano a questo spirito, secondo il libro 'Fashion Accessories' di Olivier Gerval. Le donne volevano le stesse borse che portavano sullo schermo Rita Hayworth e Marilyn Monro...

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Negli anni ’50 la moda era sinonimo di femminilità, bellezza ed etichetta, quindi anche gli accessori come le borse si adattavano a questo spirito, secondo il libro ‘Fashion Accessories’ di Olivier Gerval. Le donne volevano le stesse borse che portavano sullo schermo Rita Hayworth e Marilyn Monroe e l’industria andava loro incontro con modelli simili ma di materiali meno costosi.

L’etichetta

Secondo il libro di Stephanie Pedersen ‘Handbags: What Every Woman Should Know’, esisteva un’etichetta precisa riguardo alle borse negli anni’50. Le donne con le spalle larghe e il busto importante non dovevano portare borse con tracolle corte per non caricare maggiormente la parte sopra del corpo. Allo stesso modo, le donne con la forma a pera non dovevano indossare borse con tracolle lunghe. Altre raccomandazioni riguardavano la scelta di borse adatte alla propria taglia; per esempio le donne minute dovevano optare per borse piccole, viceversa per quelle dal fisico più grosso.

Clutch

La clutch era l’ideale per la sera; si poteva trovare in svariate forme e stili come riporta il libro ‘Making Handbags: Retro, Chic, Luxurious’ di Ellen Goldstein-Lynch, Sarah Mullins e Nicole Malone. La clutch è una borsa piccola senza tracolla, gli stili spaziavano dalla forma più tradizionale rettangolare a quella più stravagante a soffietto. Dalle paillette al raso lucido, le clutch anni ’50 erano disegnate come accessori per l’abbigliamento da sera.

La ‘box bag’

Questa borsa era invece adatta ad un uso quotidiano, come riporta Stephanie Pedersen nel suo libro. La borsa a cubo era fatta di diversi materiali, dalla raffia al serpente. Alcuni tipi di box bag assomigliavano a un cestino per il pranzo, altri a un beauty case.
Nella metà dei ’50 fece la sua comparsa un’altra borsa fatta in ‘lucite’, che era un vetro acrilico molto resistente. Amata dalle star e dalle showgirl, la lussuosa ‘Lucite’ era costosa, quindi destinata a un mercato alto. Si potevano trovare delle borse simili molto più economiche, fatte di plastica più fragile, nei grandi magazzini.

La borsa a tracolla

Adatta per l’uso quotidiano e per l’abbigliamento casual, questo tipo di borsa aveva il suo modello per eccellenza nella 2.55 di Coco Chanel, come si trova nel libro ‘Hand Bags: a Lexicon of Style’ di Valerie Steele e Laird Borrelli. Questa borsa, che aveva una lunga catena a mò di tracolla, è ancora oggi molto popolare. Altre borse per il giorno includevano quelle maxi, utili per viaggiare e quelle più piccole per il week-end ee entrambe erano fatte in vacchetta.

La ‘Kelly’

Quando Grace Kelly utilizzò la borsa di Hermes ‘Sac Haut à Courroies’ per distrarre i paparazzi dalla sua gravidanza, la rese una delle borse più iconiche, secondo il libro di Anna Johnson ‘Handbag: the Power of the Purse’. Anche se era nata nel 1935, questa borsa fu rinominata ‘Kelly’ nel 1956 proprio in onore dell’attrice. Rettangolare, con un’impugnatura che la rendeva adatta da portare sul braccio, la borsa ‘Kelly’ diventò una delle borse più ambite dalle sofisticate lady del periodo.

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