Emanuele Ruggerone Ecco le 500 aziende più influenti al mondo. Pubblicata la classifica annuale di Brand Finance: Google davanti a tutti, Apple in calo.
Quali sono le aziende più influenti al mondo? A rispondere alla domanda ci ha pensato Brand Finance, con la sua tradizionale classifica annuale. Sembra quasi non esserci bisogno di dirlo: davanti a tutti, c’è Google.
Eppure, lo scorso anno, l’azienda più influente al mondo era ancora Apple. Solo che, nel 2016, secondo i parametri Brand Finance, l’azienda del motore di ricerca ha fatto registrato un rialzo del 24%. Il brand Google vale 109,5 miliardi di dollari, contro i 107,1 di Apple. Per la Mela è una batosta, perché il primato rimaneva a Cupertino dal lontano 2011 e, per diverso tempo, è stato considerato inattaccabile.
Ecco quali sono le 10 aziende più influenti al mondo
Sul podio Google, Apple e Amazon. Ma ci sono anche Microsoft, Samsung e Microsoft.
Ecco le prime dieci posizioni della classifica pubblicata da Brand Finance:
Google – 109,470 mld di dollari (+24%)
Apple – 107,1 mld di dollari (-27%)
Amazon.com con 106,4 mld di dollari (+53%)
AT&T – 87 mld di dollari (+45%)
Microsoft – 76,2 mld di dollari (+13%)
Samsung – 66,2 mld di dollari (+13%)
Verizon – 65,9 mld di dollari (+4%)
Walmart – 62,2 mld di dollari (+16%)
Facebook – 62 mld di dollari (+82%)
ICBC – 47,8 mld di dollari (+32%)
Impossibile non notare come, fra le prime dieci, soltanto Apple abbia fatto registrare un calo (-27%). L’azienda fondata da Steve Jobs, secondo Brand Finance, “non è riuscita a mantenere il suo vantaggio tecnologico e ha deluso i suoi sostenitori perché ogni volta che ha annunciato modifiche sostanziali in realtà ha operato solo dei ritocchi, non convincendo i suoi clienti”.
Impossibile anche non notare come, sempre fra le prime dieci, l’incremento di Facebook (+82%) sia di gran lunga superiore a tutti gli altri. E proprio l’azienda di Mark Zuckerberg è considerata da molti come la futura leader della classifica.
Otto brand su dieci fanno parte del mondo della tecnologia. Le eccezioni sono Walmart (multinazionale USA di negozi al dettaglio) e ICBC (Industrial and Commercial Bank of China, banca cinese controllata dal governo di Pechino).
