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Brexit, governo May battuto: approvato emendamento pro cittadini UE

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Quale forma reale avrà la Brexit è un quesito attorno al quale si stanno accumulando le ipotesi più diverse. Ora arriva anche il voto dei Lord. Hard Brexit o soft Brexit? Come sarà l'Europa senza Regno Unito? E come sarà il Regno Unito fuori dall'Europa? Il Prime Minister britannico Theresa Ma...

Quale forma reale avrà la Brexit è un quesito attorno al quale si stanno accumulando le ipotesi più diverse. Ora arriva anche il voto dei Lord.

Hard Brexit o soft Brexit? Come sarà l’Europa senza Regno Unito? E come sarà il Regno Unito fuori dall’Europa? Il Prime Minister britannico Theresa May ha promesso in più occasioni che il voto popolare sarà rispettato, ribadendo ancora una volta uno dei suoi cavalli di battaglia: Brexit means Brexit. Eppure, a Londra, da tempo gli ‘imprevisti’ su questo tema sono all’ordine del giorno.

Il voto della Camera dei Lord: ai cittadini UE nel Regno Unito gli stessi diritti dei cittadini britannici

L’ultimo di questi imprevisti è arrivato con il voto parlamentare di ieri sul testo che dovrebbe dare il via libera al governo per chiedere l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona (e, su questo tema, occorre ricordare che testo e voto si sono resi necessari a seguito dell’intervento della Giustizia britannica, che ha negato all’esecutivo la facoltà di muoversi direttamente, sulla base dell’esito del referendum, perché “il Parlamento è sovrano”).

La Camera dei Lord ha ieri approvato un emendamento al testo pro Brexit, una specifica modifica che mira a garantire ai cittadini europei residenti sul suolo britannico gli stessi diritti dei cittadini del Regno Unito. 358 i voti a favore, 256 quelli contrari, stando a quanto ha riferito in proposito la BBC. Il testo ora ritornerà, secondo l’iter tradizionale, alla Camera dei Comuni, cui toccherà il voto finale e decisivo.

Come andrà avanti adesso la procedura Brexit

L’emendamento votato dai Lord potrebbe essere modificato oppure sparire, anche se, secondo diversi cronisti, si tratterebbe di una ipotesi improbabile. Resta in ogni caso il fatto che, con il voto della Camera dei Lord, il governo ha subito la prima sconfitta politica nell’ambito del dibattito sulla Brexit. Un precedente che, in futuro, potrebbe avere un peso enorme.

Se una parte del Parlamento britannico dovesse d’ora in avanti perseguire la via della soft Brexit, infatti, per Theresa May e il suo esecutivo potrebbe diventare davvero difficile riuscire a porre in essere il suo opposto, ovvero un’uscita del Regno Unito dall’Europa basata su scarse sfumature e scelte dure. Difficile e duro, cioé hard, come dicono lassù. Hard come hard Brexit, appunto.