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Brexit, i commenti euroscettici: referendum in tutta Europa

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L’esito del referendum Brexit è stato salutato come una vittoria dagli esponenti dei fronti euroscettici di tutta Europa: “vittoria della libertà”. Da Marine Le Pen a Matteo Salvini, dall’olandese Geert Wilders a Marion Le Pen. Le dichiarazioni di chi ha gioito per la vittoria del “Leav...

L’esito del referendum Brexit è stato salutato come una vittoria dagli esponenti dei fronti euroscettici di tutta Europa: “vittoria della libertà”.

Da Marine Le Pen a Matteo Salvini, dall’olandese Geert Wilders a Marion Le Pen. Le dichiarazioni di chi ha gioito per la vittoria del “Leave”.

Esultano i leader dei fronti euroscettici

La Gran Bretagna ha scelto di uscire dall’Unione Europea, sancendone, a detta di molti, l’inizio della fine. Secondo altri non è così, ma, nel frattempo, le borse sprofondano, la sterlina cala ai minimi storici degli ultimi trent’anni e l’intero continente è scosso da progetti più o meno concreti di abbandono dell’Ue.

Quasi ogni paese membro ha un fronte euroscettico. Uno o più partiti contrari all’Ue, almeno per come progettata, concepita e gestita finora. In Gran Bretagna c’è l’Ukip del vittorioso Nigel Farage, in Francia il Front National di Marine e Marion Le Pen, in Italia la Lega di Matteo Salvini e in Olanda il Pvv di Geert Wilders.

Si auspicano referendum in ogni paese membro

Marine Le Pen ha affidato il suo pensiero a Twitter: “vittoria della libertà! Come chiedo da anni ora serve lo stesso referendum in Francia e nei Paesi dell’Ue”. “La libertà dei popoli” ha anche aggiunto, “finisce sempre per vincere. Bravo Regno Unito, ora tocca a noi”. D’accordo anche Marion Le Pen, secondo la quale è il momento di passare “dalla Brexit alla Frexit”, perché “i francesi devono avere il diritto di scegliere”.

Anche il leader leghista Matteo Salvini si è congratulato con gli elettori britannici che hanno votato per uscire dall’Ue: “evviva il coraggio dei liberi cittadini” Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie Uk, ora tocca a noi”.

Non è stato da meno l’olandese Geert Wilders: “hurrah per i britannici. Ora è il nostro turno. È tempo per un referendum olandese”. “Se diventerò primo ministro ci sarà un referendum anche in Olanda per abbandonare l’Unione Europea, lasciamo decidere il popolo olandese: vogliamo essere responsabili per il nostro stesso paese, la nostra stessa moneta, le nostre stesse frontiere e la nostra politica migratoria”.