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Brexit, incertezza sul risultato: "Leave" e "Remain" alla pari

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L'omicidio della deputata laburista Jo Cox ha avuto un impatto fortissimo sugli elettori: a quattro giorni dal voto il fronte no Brexit avanti nei sondaggi. Lo schieramento a favore dell'Unione Europea davanti agli euroscettici di Leave secondo il sondaggio dell'Istituto Survation. Fronti "Leave" ...

L’omicidio della deputata laburista Jo Cox ha avuto un impatto fortissimo sugli elettori: a quattro giorni dal voto il fronte no Brexit avanti nei sondaggi.

Lo schieramento a favore dell’Unione Europea davanti agli euroscettici di Leave secondo il sondaggio dell’Istituto Survation.

Fronti “Leave” e “Remain” divisi da un solo punto percentuale: massima incertezza

La scomparsa della deputata laburista Jo Cox a seguito di un’aggressione da parte di un estremista sembra avere riportato il fronte “Remain” davanti a quello del “Leave”. E’ quanto emergerebbe dai dati diffusi dall’Istituto Survation, secondo il quale i no Brexit avrebbero una percentuale attorno al 45%, superiore allo schieramento avversario, fermo al 42%. Secondo lo stesso istituto, solo qualche giorno prima la situazione era ribaltata. Ora, considerando un valore medio fra tutti quelli disponibili, “Remain” e “Leave” sono divisi al massimo da un punto percentuale: 44% per il primo, 45% per il secondo.

Cameron per il no Brexit, sarebbe un grande errore. Mondo politico diviso

Il referendum Brexit si terrà giovedì 23 giugno. L’attesa è grande e l’incertezza sul risultato, a questo punto, enorme. Il premier britannico David Cameron, in un’intervista a Times, ha dichiarato di sentirsi responsabile per la consultazione, da lui stesso richiesta l’anno scorso, e che rimarrà al suo posto in ogni caso, qualunque sia il risultato. Secondo il primo ministro, scegliere di uscire dall’Unione Europea sarebbe “un grande errore” che condurrebbe la Gran Bretagna ad un periodo di “debilitante incertezza”. Di parere opposto il ministro della Giustizia Michael Gove, secondo il quale la Brexit “non causerà alcuna recessione”.