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Brunetta scrive a Monti: calo dello spread grazie alla Bce

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Renato Brunetta invia una lettera aperta al premier Mario Monti nel quale afferma che l'abbassamento dello spread è dovuto all'operato della Bce. Scrive Brunetta: "La letteratura scientifica dimostra che il 70% dello spread dipende dal rischio di implosione dell'area euro, e solo il 30% dipende ...

renato brunettaRenato Brunetta invia una lettera aperta al premier Mario Monti nel quale afferma che l’abbassamento dello spread è dovuto all’operato della Bce. Scrive Brunetta:

“La letteratura scientifica dimostra che il 70% dello spread dipende dal rischio di implosione dell’area euro, e solo il 30% dipende dai fondamentali economici di un Paese”. Dunque il calo dello spread nell’ultimo anno dipende “in gran parte” dall’intervento della Bce. Al contrario, le politiche attuate dal governo Monti hanno “bloccato la crescita” finendo per “ridurre la credibilità del paese, la sostenibilità di medio-lungo periodo del suo debito pubblico, e quindi il suo merito di credito”. Per Brunetta “questa è la verità sul grande imbroglio dello spread, questa è la verità sulla nostra credibilità internazionale, questa è la verità sulla politica economica realizzata dal Suo governo tecnico in 13 mesi”. “Per quanto riguarda spread e ritrovata credibilità dell`Italia grazie al Suo governo, basta guardare il rendimento medio ponderato dei titoli decennali del debito pubblico italiano nei 5 mesi più ‘caldi’ del governo Berlusconi e confrontarli con il rendimento medio degli stessi titoli in tutto il periodo del governo Monti per vedere che con il Suo governo esso è più alto dello 0,31% rispetto a Berlusconi. Sì, è vero, presidente, i cittadini non sono degli sprovveduti: hanno ben capito il grande imbroglio dello spread. E non è vero che l`Europa ci ha salvato. Ha semplicemente salvato se stessa dai suoi errori, dalle sue miopie, dai suoi egoismi. Su questo dobbiamo solo dire grazie a Mario Draghi, presidente della BCE. Sono state le banche tedesche a innescare la speculazione contro di noi. E non dica, professor Monti, che alla crescita doveva pensare il governo precedente. E’ un`affermazione non degna della Sua serietà e della Sua autorevolezza scientifica. Pensi, piuttosto, che dopo 13 mesi di Sua politica economica, sostenuta da 47 nostre fiducie, quel tasso di crescita si è inabissato a -2,5%”.