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Cagliari: uccide per frase su facebook

Cagliari: uccide per frase su facebook

Anche una frase scritta su un social come Facebook può scatenare la lite e portare alla morte, come è successo a Cagliari. La storia può sembrare davvero inverosimile, ma è quanto successo a Cagliari tra due uomini, provocando la morte di uno dei due. Alessandro Picci di anni 47 è morto per co...

Anche una frase scritta su un social come Facebook può scatenare la lite e portare alla morte, come è successo a Cagliari.

La storia può sembrare davvero inverosimile, ma è quanto successo a Cagliari tra due uomini, provocando la morte di uno dei due. Alessandro Picci di anni 47 è morto per colpa di un 22enne a causa di una frase scritta su Facebook e che ha scatenato l’ira omicida. I due si conoscevano, sono vicini di casa, e a una frase di Picci relativa a un commento su un post di Aru, quest’ultimo ha deciso di presentarsi sotto casa sua con una pistola e di ucciderlo sparandogli un colpo in pieno volto.

I vicini si sono scatenati e preoccupati hanno dato l’allarme. La polizia, i carabinieri e l’ambulanza sono giunti sul posto, ma per Picci le condizioni erano talmente gravi e disastrose che è giunto all’ospedale della provincia di Cagliari, già morto e con nessuna possibilità di sopravvivenza. Aru ha ammesso le sue colpe e ha affermato di aver compiuto quel gesto dopo aver ricevuto delle minacce di morte, da parte di Picci.

Ovviamente, l’incidente crea polemica dato il massiccio uso dei social network e del fatto che vadano usati con parsimonia cercando di distinguere e differenziare ciò che accade nel mondo virtuale da quello reale. Il punto è sempre lo stesso. Bisogna verificare l’uso che si fa dei social e cercare di usarli con la massima prudenza e controllo dovuto.