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Cannabis terapeutica, terapia del dolore a carico del Sistema Sanitario Nazionale

cannabis terapeutica

Cannabis terapeutica, oltre ad essere diventata legale è ormai diventata anche parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale.

Cannabis terapeutica, oltre ad essere diventata legale è ormai diventata anche parte integrante del Sistema Sanitario Nazionale. Le nuove disposizioni del Sistema Sanitario prevedono che tutti i medicinali a base di cannabis, destinati alla terapia del dolore, saranno totalmente a carico dell’ente Nazionale. Lo Stato, in questo modo, sarà capace di contribuire concretamente alle spese di chi, purtroppo, è malato e prova estremo dolore per la malattia. A stabilirlo e, soprattutto accertarlo, sono due emendamenti firmati da PD-Mdp. Questi sono stati approvati dalla commissione Bilancio del Senato.

Cannabis terapeutica e Sanità

È ormai ufficiale e consolidato. La cannabis terapeutica sarà totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Ma oltre a questa buona notizia l’ente Nazionale ha anche deciso di istruire ed aggiornare periodicamente tutto il personale medico affinchè sia sufficientemente preparato sulle potenzialità, vecchie e nuove, della cannabis. Non è da sottovalutare dunque questa iniziativa che lenirà le tasche di chi già deve sopportare il dolore per la malattia. Ad accertare che tutto questo accada per davvero sono due emendamenti firmati da PD-Mdp. I quali sono stati approvati dalla commissione Bilancio del Senato.

L’ok dalla Camera

È arrivato l’ok da parte dell’Aula della Camera. La proposta di legge che riguarda la coltivazione e l’utilizzo a scopo sanitario della cannabis terapeutica è stata finalmente approvata. I voti in questione che sono andati a favore del sì sono 317 con solo 40 contrari, mentre 13 gli astenuti. Il testo ha passato anche il vaglio del Senato che ha visto qualcuno contro. I contrari sono i deputati di Fi e della Lega. Mentre Direzione Italia ha deciso di astenersi a riguardo. Anche se qualcuno ha remato contro, ormai è definitivo, il testo è passato e sarà messo in atto.

Il testo

Il testo contiene dei criteri precisi che sono stati studiati per garantire a tutti i cittadini un’equità. Sull’intero territorio nazionale tutti i pazienti che avranno necessità di sottostare ad una terapia contentente cannabis saranno aiutati e avranno tutti gli stessi diritti. Il testo oltre a garantire quanto detto è anche predisposto alla ricerca scientifica circa nuovi possibili impieghi della cannabis all’interno di nuovi farmaci.

Cannabis terapeutica, le novità

Il medico di base avrà la possibilità di prescrivere farmaci a base di cannabis da utilizzare come terapia del dolore e altro. All’interno della ricetta è previsto che vengano inseriti i tempi previsti per la terapia. I quali non possono superare la durata di tre mesi. L’altra grande novità arriva appunto dal Ministero della Salute. Il quale assicura che tutti i farmaci che verranno prescritti dal medico, finalizzati alla terapia del dolore, saranno a carico del SSN.

Per tutti quelli che invece sono destinati ad altro utilizzo non saranno rimborsati. La produzione della cannabis sarà nelle mani dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Inoltre è prevista, se necessario, anche l’importazione di cannabis e la coltivazione presso altre strutture ed enti. Al momento la Sanità ha depositato ben un milione e settecento mila euro come risorsa allo sviluppo.

Altre novità

Le regioni, avranno anche il compito di monitorare le prescrizioni. Dovrà infatti fornire, all’Istituto di Sanità, ogni anno tutti i dati relativi ai pazienti sotto la terapia di cannabis. Questo è necessario perchè, essendo una cosa piuttosto nuova, c’è bisogno di avere una stima e un sondaggio che definisca l’efficienza di questa nuova iniziativa.

Ma soprattutto per quale patologia viene somministrata, a quale età, ecc. La regione inoltre dovrà anche comunicare all’Organismo statale il fabbisogno di cannabis che verrà poi fornito per l’anno successivo. Infine, come ultima cosa, saranno lanciate campagne informative per i cittadini e l’aggiornamento periodico per tutto lo staff medico impegnato nella terapia del dolore.

Oltre la terapia

In Italia, da ormai da qualche tempo, è possibile acquistare marijuana in via del tutto legale. Sono infatti stati aperti numerosi shop, legali, adibiti alla vendita di cannabis. Per alcuni verrà da storcere il naso ma per altri la curiosità è arrivata fino alle stelle. Il progetto più grande, a livello nazionale, che porta avanti questa nuova iniziativa è “Easy Joint”.

Questi shop si occupano di commercializzare e valorizzare le infiorescenze di Canapa Sativa Legale di alta qualità. In tutta Italia sono già presenti oltre 200 “growshop” e sono previste nuovissime aperture. La cannabis legale viene coltivata in maniera totalmente naturale e con le tecniche del biologico. Non vengono utilizzati additivi chimici, viene inoltre raccolta e recisa a mano per garantire una selezione di grande qualità. Questa però non è specificatamente legata all’utilizzo terapeutico. Più che altro è destinata all’utilizzo ricreativo e rilassante.

La Canapa Sativa è legale perchè al suo interno non presenta un elevato contentuto di THC, ovvero il principio attivo che scaturisce l’effetto. La produzione è sorvegliata e rispetta rigorosamente i limiti imposti dalla legge italiana.