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Cantù, uomo butta giù la compagna dalla finestra e fugge coi figli: arrestato

cade dopo litigio

Mercoledì mattina, 16 agosto, a Cantù (Como) un egiziano di 42 anni ha gettato da una finestra di casa la convivente connazionale che voleva lasciarlo e ha tentato la fuga coi due figli.

L’episodio

Carabiniere

Poco prima delle 11 del mattino di mercoledì 16 agosto, a Cantù, in provincia di Como, Mohamed Ahmed Elshobaki, un 42enne di origini egiziane ma residente da tempo in Italia con regolare permesso di soggiorno ed un lavoro come imbianchino, ha spinto la compagna marocchina, Idha Nayat, 39 anni, giù da una finestra al terzo piano della casa dove vivevano nella frazione di Vighizzolo, in via Ginevrina da Fossano 77. Poi, a bordo della sua Fiat Punto di cui è stata presa la targa, l’uomo ha tentato la fuga verso il Paese d’origine con i due figli, di 13 anni e 10 anni, avuti da un precedente matrimonio con una connazionale, ma verso le 19, prima che riuscisse ad imbarcarsi – aveva in mano i biglietti aerei per l’Egitto -, è stato bloccato all’Aeroporto milanese di Malpensa ed arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio. La donna aggredita, 39 anni, la quale ha riferito ai soccorritori che il responsabile di quanto le è accaduto era proprio il compagno, è ricoverata all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia: dopo un volo di sei metri, ha riportato una frattura al bacino, una al femore – al quale dovrà subire un intervento chirurgico, hanno fatto sapere i medici, dopo aver sciolto la prognosi -, una frattura alla gamba ed altri importanti danni ancora. Una vicina, messa in allarme dalle grida della donna, è stata testimone dei fatti, ma non ha potuto fare nulla – ormai era troppo tardi – per fermare Elshobaki. E’ stata la stessa vittima dell’aggressione a riuscire ad avvertire un passante, che ha chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuto il 118 di Vertemate con Minoprio, che poi ha avvisato i carabinieri di Cantù.

Il triste copione è di quelli visti troppe volte anche nel nostro Paese: lei vuole lasciare lui, lui non lo accetta e aggredisce – o peggio – lei, anche incurante della presenza di bambini. Sembra che l’uomo picchiasse da tempo la convivente e finalmente lei aveva trovato il coraggio di lasciarlo, superando forse anche certi condizionamenti “culturali” arabo-islamici che vedono la donna come proprietà dell’uomo e magari potrebbero aver influenzato il brutale gesto del compagno nei suoi confronti: egli sarebbe stato “disonorato” di fronte alla sua comunità, se lei lo avesse lasciato.

I figli dell’aggressore .- che era ricercato in tutta Italia – sono sotto choc, ma in buone condizioni di salute. Per decisione del Tribunale dei Minori, contattato dai carabinieri che hanno prestato loro aiuto, i due bambini rimarranno in una struttura ad hoc finchè la loro madre non arriverà dall’Egitto, dove vive, e lì porterà poi con sé.