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Capo scout gay si sposa e il parroco lo allontana

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In una cittadina in provincia di Gorizia il parroco allontana il capo scout gay dopo che quest'ultimo ha convolato a nozze con il compagno

Episodio a dir poco incredibile quello successo a Staranzano, un piccolo comune in provincia di Gorizia. Uno dei capi scout ha deciso di convolare a nozze, ma il parroco lo ha allontanato dal suo ruolo. Il motivo? Il matrimonio è tra due persone gay.

Gorizia, capo scout gay allontanato dal parroco: i fatti

Andiamo con ordine e ricapitoliamo con precisione quanto successo. Lo scorso sabato a Staranzano, piccolo paesino che si trova nella provincia di Gorizia, si è celebrato un matrimonio tra Luca Bartolotto, consigliere comunale della cittadina, e Marco Di Just, che invece è uno dei capi scout del gruppo Agesci locale.

Tutto bene quel che finisce bene? Assolutamente no! Il parroco del paese, Francesco Fragiacomo, infatti, non ha preso affatto bene questa notizia che uno dei capi scout sia convolato a nozze con un’altra persona dello stesso sesso. Tanto che lo stesso parroco ha poi invitato lo stesso Marco Di Just ad abbandonare il suo ruolo da capo scout, in quanto non ci sono più le condizioni per svolgere il ruolo di educatore“.

Ma non è finita qui. Lo sfogo completo di Fragiacomo è stato poi affidato ad un bollettino parrocchiale. In cui spiega i motivi del suo gesto: “Nella Chiesa tutti sono accolti, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l’insegnamento e con l’esempio, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana.
Sulla famiglia la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna. Come cristiani siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù”.

Il parroco spiega i motivi del suo gesto

Insomma, secondo il parroco l’essere gay e sposarsi con un’unione civile non è compatibile con il ruolo di capo scout, perchè in questo modo non può svolgere il suo ruolo di educatore. Tanto che lo stesso Fragiacomo ha poi ribadito in un’intervista rilasciata a Radio Capital i motivi del suo gesto: “È incompatibile con il ruolo? E’ una conclusione che lui deve trarre. Il capo scout è un educatore di adolescenti, che hanno bisogno di una visione chiara su dove stanno andando dal punto di vista affettivo. Se uno fa parte dell’Agesci è un educatore cristiano-cattolico e quindi deve essere in linea con la missione della Chiesa”.

Il parroco poi rincara ulteriormente la dose: “Lui ha fatto un atto pubblico, palese, tra l’altro molto gonfiato e ostentato a mio avviso. Ha preso una posizione pubblica con uno stile di vita chiaro. La Chiesa accoglie tutti, ma quando nella Chiesa hai un ruolo educativo devi seguire la missione”.