Le indagini sulla scomparsa dell’egiziano Adel Meawwad Heikal stanno facendo passi avanti, ma non stanno contribuendo a fare luce sulle circostanze e le motivazioni della morte di Giulio Regeni, avvenuta qualche settimana fa. Sembrano essere queste le conclusioni cui sta arrivando la Procura di Roma, chiamata a verificare la presenza di eventuali collegamenti fra la morte del ricercatore italiano e la scomparsa dell’egiziano Heikal, avvenuta nella capitale all’inizio dello scorso ottobre.
Heikal, 49 enne titolare di un autolavaggio, è sparito nel nulla nella notte fra il 4 e il 5 ottobre dell’anno scorso, subito dopo avere prelevato più di mille euro e dopo avere disdetto il contratto di affitto dei locali dove viveva. Una delle prime ipotesi riguardava un possibile ricongiungimento dell’uomo con la moglie e il figlio residenti in Egitto, ma, secondo quanto verificato, ciò non è avvenuto. La Procura di Roma ha anzi sentito proprio il figlio e un connazionale di Heikal, che con quest’ultimo avrebbe trascorso la serata del 4 ottobre, senza riuscire a pervenire ad alcuna informazione utile. Allo stesso risultato hanno portato anche le analisi dei tabulati telefonici e le ispezioni condotte presso il locale che l’egiziano aveva in affitto.