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Cassiere di supermercato rapina banche: arrestato

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Un cassiere di supermercato si è trasformato in rapinatore di banche per bisogno, ma dopo l'ultimo colpo è stato arrestato. Un cassiere di supermercato si è trasformato in un rapinatore di banche, ma dopo l'ultimo colpo è stato arrestato. È accaduto a Chivasso, una piccola cittadina della prov...

Un cassiere di supermercato si è trasformato in rapinatore di banche per bisogno, ma dopo l’ultimo colpo è stato arrestato.

Un cassiere di supermercato si è trasformato in un rapinatore di banche, ma dopo l’ultimo colpo è stato arrestato. È accaduto a Chivasso, una piccola cittadina della provincia di Piemonte. Il motivo del gesto sarebbe legato alla profonda crisi economica che sta colpendo anche il nostro paese: il rapinatore non riusciva ad arrivare a fine mese.

È la storia di un 53enne che, colpito dalla crisi, ha deciso di compiere un gesto disperato. Si è infatti più volte recato nelle banche, munito di cappello ed occhiali da sole, e senza destare alcun sospetto si presentava al cassiere preso di mira. È qui che il piemontese puntava una pistola contro il commesso e con voce bassa esclamava: “prelievo speciale”, facendosi così consegnare i soldi dell’istituto bancario. Successivamente si è allontanato dalla banca, ripetendo lo stesso identico copione qualche giorno più avanti.

Tutto è filato liscio per il cassiere di supermercato, fino a venerdì scorso, quando dopo l’ultima rapina messa a segno all’istituto bancario Unipol Banca di Chivasso, l’uomo si è visto sopraggiungere a casa i carabinieri. A smascherarlo sono state le telecamere interne della banca, avendo già colpito in precedenza nel mese di aprile altri due istituti bancari, il Monte Paschi di Siena e la Banca Regionale Europea.

Nella sua abitazione le Forze dell’Ordine hanno ritrovato un bottino pari a 6.600 euro, oltre a due pistole giocattolo ed una semiautomatica non funzionante. Il cassiere di supermercato non ha opposto resistenza, ma prima di essere arrestato ha confessato ai carabinieri di essere stato costretto dalla crisi a compiere quei gesti disperati: lo stipendio percepito al supermercato, infatti, non riusciva a garantirgli la copertura mensile delle spese. L’uomo è finito in manette e dovrà ora rispondere del suo atteggiamento davanti al giudice.