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Castelli abbandonati in Piemonte: il castello del Borgo di Vettignè

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Nella campagna nei dintorni di Santhià, comune della provincia di Vercelli, in Piemonte, si trova l’antico borgo della frazione di Vettignè, che si sviluppa attorno all’omonimo castello, le cui parti più antiche risalgono al XV secolo. La struttura originaria della costruzione, che è a pi...

Nella campagna nei dintorni di Santhià, comune della provincia di Vercelli, in Piemonte, si trova l’antico borgo della frazione di Vettignè, che si sviluppa attorno all’omonimo castello, le cui parti più antiche risalgono al XV secolo.

La struttura originaria della costruzione, che è a pianta quadrangolare, consta di un ampio cortile e di alcuni edifici: sono rimasti quelli della zona ovest e dell’angolo nord – est.

Il castello vero e proprio è stato costruito nel 1460 circa ed è caratterizzato da una piccola ma massiccia rocca con una torre cilindrica ed una piccola e quadrata, che sporge dall’angolo sud – est. All’angolo opposto c’è un torrione dal quale si intravede ancora oggi l’antico ingresso con ponte levatoio.

Tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII, il castello non ebbe più quella funzione strategica e difensiva che aveva in precedenza, perciò subì alcune modifiche.

Dopo essere appartenuto alla famiglia di origine longobarda dei Vialardi di Verrone e poi alla famiglia Dal Pozzo della Cisterna fino al 1867 – anno in cui la Principessa Maria Vittoria Carlotta Enrichetta Dal Pozzo della Cisterna, figlia dell’ultimo erede Carlo Emanuele, andò in sposa al principe Amedeo di Savoia – Aosta, futuro Re di Spagna con il nome di Amedeo I -, il castello divenne proprietà dei Savoia. Nello stesso periodo l’ala est dell’edificio venne restaurata con la costruzione di un palazzo a tre piani che avrebbe ospitato gli appartamenti reali. A Vettignè risiedettero spesso i tre figli di Amedeo di Savoia – Aosta e di Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, Luigi Amedeo, Emanuele Filiberto e Vittorio Emanuele.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale il castello venne venduto a privati ed il suo borgo, dove all’inizio del Novecento avevano abitato oltre 500 persone, fu progressivamente e quasi del tutto abbandonato.

Benchè questo luogo sia ormai in decadenza, è ancora suggestivo, come suggestivi sono i panorami che offre, con le risaie e le Alpi sullo sfondo.

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