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Il Castello inglese di Alnwick e i suoi misteri

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Il Castello di Alnwick, così chiamato perché si trova alla periferia della piccola cittadina omonima nel nord della regione di Northumberland, nel nord dell’Inghilterra, è noto soprattutto per essere stato il "Castello di Hogwarts", dove si trova la "Scuola di Magia" della saga di Harry Potter...

Il Castello di Alnwick, così chiamato perché si trova alla periferia della piccola cittadina omonima nel nord della regione di Northumberland, nel nord dell’Inghilterra, è noto soprattutto per essere stato il “Castello di Hogwarts”, dove si trova la “Scuola di Magia” della saga di Harry Potter. Gli esterni furono girati proprio lì. Conosciamo la storia e i misteri di questo affascinante edificio.

La storia

Il Castello di Alnwick cominciò ad essere costruito nel 1096 da Yves de Vescy, Barone di Alnwick, per difendere la frontiera: servì per proteggerla dalle invasioni scozzesi guidate da Re Guglielmo “Il Leone” nel 1172 e nel 1174 – dopodichè il sovrano venne fatto prigioniero – e dalle invasioni di predoni (Border Reivers), tra il XIII e il XVI secolo. Nel 1309 il maniero fu acquistato Henry Percy, primo Barone di Percy e da allora e Conte e Duca di Northumberland. Egli era un avo di quell’Henry Percy VI, che avrebbe avuto un matrimonio clandestino consumato con Anna Bolena, prima che lei sposasse Enrico VIII, benché il giovane fosse stato destinato dal padre – di cui portava il nome – e dal potente Cardinale e uomo di Stato Thomas Wolsey, a sposare la più ricca Mary Talbot – cosa che poi effettivamente avvenne, ma si concluse con un divorzio anche a causa dei “fatti precedenti” -. Henry Percy VI fece poi parte del processo in cui la regina d’Inghilterra venne condannata a morte e al pronunciamento della sentenza contro colei che aveva amato, ebbe un malore e fu portato via.

Ebbene, il Castello di Alnwick appartenne alla sua famiglia, finchè tra il 1404 e il 1405 essa non si ribello a Re Enrico IV, il quale per rappresaglia assediò e conquistò l’edificio. La fortezza ebbe un ruolo importante nel periodo della Guerra delle (Due) Rose, combattuta tra il 1455 e il 1485 – 1487 secondo alcuni storici inglesi – fra due diversi rami della Casa regnante dei Plantageneti: la famiglia dei Lancaster e quella degli York, le quali avevano come simboli sui rispettivi stemmi una rosa rossa e una rosa bianca. Dopo la resa di Enrico IV nel 1461, nel maggio 1463 il castello passò nuovamente – per la terza volta – ad essere una proprietà dei vincitori Lancaster.

Nonostante i diversi restauri, apportati nel Cinquecento anche dal già citato Henry Percy VI, nel XVII la dimora cadde in rovina, finchè la Contessa e Duchessa di Northumberland Elizabeth Seymour e suo marito Hugh Percy, nato Smithson, nel Settecento non lo restaurarono ancora, facendone una residenza in stile gotico con i lavori del noto architetto scozzese Robert Adam, uno dei principali interpreti del Neoclassicismo nel suo campo, e il britannico Lancelot (Capability) Brown, architetto del paesaggio ideatore dei giardini e dei parchi “all’inglese”. Il castello è tutt’oggi la residenza ufficiale dei duchi di Northumberland e in estate è aperto al pubblico.

I misteri del castello

Questo luogo non è misterioso soltanto per via di Harryry Potter, e non è suggestivo solo perché precedentemente fu location anche del film Robin Hood – Principe dei Ladri con Kevin Costner; ma anche perché si narra che il leggendario Lancillotto del Lago o semplicemente Lancillotto, il più valoroso cavaliere della mitica Tavola Rotonda alla Corte di Re Artù, noto anche per il suo tragico amore per la regina Ginevra, sia sepolto qui, in quello che un tempo era il suo castello, chiamato Joyous Gard prima di assumere il nome di Alnwick. C’è chi invece parla di un vampiro che vivrebbe nei sotterranei: sarebbe in realtà di un antico proprietario dell’edificio, nascosto durante il giorno e visibile la notte per le sue incursioni contro gli abitanti del villaggio. Questi ultimi accusarono lui per un’epidemia peste, perciò alcuni di essi entrarono nei sotterranei e diedero fuoco alla tomba del nobiluomo, temuto anche da morto

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