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Il Castello di Montarrenti a Sovicille, in provincia di Siena

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La storia Il Castello di Montarrenti, detto anche Castello di Monte Arrenti o Monte Liurenti oppure di Monte Lirrenti, situato su di una collinetta da dove in origine sovrastava un piccolo villaggio, si raggiunge da Siena percorrendo la Strada statale 73 Senese Aretina, superando la frazione Ros...

La storia

Il Castello di Montarrenti, detto anche Castello di Monte Arrenti o Monte Liurenti oppure di Monte Lirrenti, situato su di una collinetta da dove in origine sovrastava un piccolo villaggio, si raggiunge da Siena percorrendo la Strada statale 73 Senese Aretina, superando la frazione Rosia di Sovicille. Risalirebbe all’VIII secolo e rimase in piedi fino al X, quando venne distrutto da un incendio. Non venne comunque abbandonato bensì ricostruito, innalzandogli intorno una palizzata in legno. Successivamente, nel XII, il legno soppiantò in generale la pietra nelle opere di costruzione effettuate.

Anche se non si conosce il periodo preciso in cui sorse il Castello di Montarrenti, una bolla del vescovo di Volterra ne attesta l’esistenza già nel 1156. Si trovava probabilmente vicino a delle miniere d’argento, poiché nel 1178 la Diocesi di Volterra chiese ad un certo Cattaneo da Montarrenti di amministrarle per il comune di Siena, al quale meno di un secolo dopo i consoli del territorio giurarono fedeltà.

Nel XIV il castello e il borgo vennero abbandonati per l’esaurirsi delle miniere: la proprietà passò da Giovanni Meschiati – appartenente alla famiglia Petroni, che possedeva anche il vicino Eremo di Santa Lucia, dopo il Ponte della Pia – alla famiglia Dati nel 1457 e poi alla famiglia Ghini. Alcuni documenti attestano che nel 1720 il castello e il borgo erano già in rovina.

Attualmente dell’edificio medievale rimangono in piedi solo due torri con finestre – i cui contorni originariamente dovevano essere lavorati – e resti delle mura. Sulla porta della torre più alta si vede ancora uno stemma. Di recente la Procura di Siena si è occupata, spendendo un milione di euro, della ristrutturazione del Castello di Montarrenti, adibendone una parte ad Osservatorio astronomico provinciale – gestito dall’Unione Astrofili Senesi (U. A. S.) – e un’altra a sezione senese del C.A.I. (Club Alpino Italiano). Il resto rimane disabitato. Nel luglio del 2014 vi sono stati ospitati gruppi di immigrati arrivati in Italia via mare e il centro-destra – in primis Lega Nord e Fratelli d’Italia – ha protestato.

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