> > Catanzaro: governatore Misericordia e parroco accusati di associazione mafiosa

Catanzaro: governatore Misericordia e parroco accusati di associazione mafiosa

Catanzaro: governatore Misericordia e parroco accusati di associazione mafiosa

Smantellata la cosca degli Arena. Arrestato l'ex presidente delle Misericordie Leonardo Sacco e il parroco di Isola Capo Rizzuto don Scordio

Accoglienza migranti e mafia. Questa è la sinergia criminale che è stata scoperta e colpita nell’ambito dell’operazione Jonny che ha portato all’arresto del governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto (Crotone) Leonardo Sacco e il parroco del paese don Edoardo Scordio. I due arrestati sarebbero affiliati al clan Arena.

Chi sono i protagonisti del fermo? Sacco è il presidente di “Fraternità di Misericordia”, l’ente che gestisce il Cara (Centro accoglienza per richiedenti asilo) “Sant’Anna” di Isola Capo Rizzuto. Secondo i magistrati di Catanzaro guidati dal procuratore Nicola Gratteri, “il colletto bianco” degli Arena gestiva per conto del clan mafioso i contratti di appalto e le forniture con la Prefettura per gli oltre 1500 migranti ospitati in uno dei centri d’accoglienza più importanti d’Europa. Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta, degli oltre 100 milioni di euro assegnati al Cara di Isola Capo Rizzuto, almeno 30 milioni sarebbero finiti nelle tasche del clan Arena.

Sacco avrebbe inoltre stretto accordi con il parroco di Isola, don Edoardo Scordio, lui stesso arrestato perché ritenuto in odore di mafia. L’inchiesta Jonny ha visto impegnati oltre 500 carabinieri del Ros e del reparto operativo, del nucleo investigativo di Catanzaro, delle squadre mobili di Crotone e Catanzaro, finanzieri del nucleo di polizia tributaria e della compagnia di Crotone e i comandi centrali di tutte e tre le forze investigative.

La maxi operazione ha portato a 68 fermi, tra cui spiccano quelli di Leonardo Sacco e il parroco Scordio. Le accuse sono di vario titolo: associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, intestazione fittizia di beni, malversazione ai danni dello Stato, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e altri reati di natura fiscale.

Leonardo Sacco: il colletto bianco insospettabile

L’arrestato di spicco è l’ex vice presidente delle Misericordie d’Italia, nonché imprenditore di successo e politico attivissimo. Firmatario di molti dossier sulla lotta alla ‘ndrangheta e del “rapporto di collaborazione nell’ambito della gestione dei centri di accoglienza” con la Questura di Crotone. Leonardo Sacco si è fatto ritrarre al fianco di Angelino Alfano così come è comparso al battesimo del figlio di uno degli Arena in qualità di padrino.