> > La cattedrale medievale di St. Andrew in Scozia

La cattedrale medievale di St. Andrew in Scozia

cattedrale

Le splendide rovine della cattedrale di St. Andrews in Scozia sono la meta ideale per una vacanza all'insegna dell'arte

La cattedrale dedicata a Saint Andrew in Scozia è oggi una costruzione in rovina. Si trova nell’omonima città e i suoi resti in pietra raccontano uno spettacolare scenario da fiaba. Le fondamenta dell’edificio furono gettate nel 1158, realizzando una prima versione della chiesa. Tale costruzione divenne subito il centro della chiesa cattolica in Scozia durante il periodo medievale.

La cattedrale di St. Andrew fu in parte distrutta almeno in due occasioni. Prima in seguito di una tempesta nel 1270, che portò alla riedificazione e alla riapertura della chiesa nel 1279. La seconda volta avvenne nel 1378 a causa di un incendio, a seguito del quale fu restaurata interamente e riaperta al culto solo nel 1440.

scorcio

Dopo la riforma scozzese del XVI secolo, l’edificio cadde in disuso e diventò un rudere. Per merito, però, dei resti della pianta, ancora ben visibili dall’alto, è possibile comprendere come la cattedrale di St. Andrew possa essere considerata la chiesa scozzese più grande. La sua lunghezza è pari infatti a bel 119 metri lineari.

navata

Dell’imponente edificio del 1158 rimangono oggi solo il portone di ingresso, alcune sezioni della navata, la torre centrale di San Regolo, molto ben conservata. E poi altre parti, tutte più o meno in rovina. La chiesa di St. Andrew ospitò anche, nel corso della sua storia, una comunità di preti agostiniani. Ovvero i successori dei Culdees della chiesa celtica. I preti di Greyfriar (francescani) e quelli di Blackfriar (domenicani) erano di certo proprietari di altre costruzioni nella città tra fine XV e inizio XVI secolo.

disegno

Il momento che segnò la fine della cattedrale avvenne nel 1560, durante la riforma della chiesa scozzese. In quel mentre i rapporti con il Papato di Roma vennero interrotti. L’anno seguente la cattedrale di St. Andrew fu abbandonata e fu lì che cadde in rovina. Entro la fine del secolo anche la torre centrale cedette, tirandosi dietro l’intera parete nord. Nei secoli successivi, come d’uso in tutta Europa, le pietre della cattedrale furono riutilizzate per costruire altre case o edifici in città. La cattedrale prese dunque le sembrianze che si possono vedere oggi.

torre

Nel 1826 la comunità si prese la briga di proteggere le rovine della cattedrale. Da allora, la chiesa viene conservata alla stregua di una reliquia del passato. Se osservata dalla torre di San Regolo, la pianta dell’edifico appare ricoperta da un manto erboso, a eccezione delle mura. Questa particolarità rende evidente il perimetro della chiesa e ne fa intuire la forma dell’antico luogo di culto.

La cattedrale di St. Andrew oggi

Oggi dunque della cattedrale rimangono sole le suggestive e immense rovine di epoca gotica. Le stesse sono ancora circondate da un cimitero e da immensi muri di cinta monastici. I frammenti sopravvissuti nel corso dei secoli, erosi dal mare e dal vento, sono testimoni della grandezza di quest’opera d’arte.

vista

Se avrete la fortuna di visitarla, potrete passare attraversare la porta d’ingresso a volta e passeggiare nell’erba in quelle che era la navata centrale. La parte più caratteristiche è sicuramente la superba parete a occidente, che si eleva altissima nei suoi 30 metri. Essa rende l’idea di quanto dovesse essere magnifica e imponente la cattedrale durante gli anni del massimo splendore.

prato

Si tratta senza dubbio di un luogo mistico e pieno di pace. La quiete viene interrotta solamente dal suono delle onde e dai versi dei gabbiani. St. Andrew rappresenta dunque uno di quei posti che infonde un profondo senso di rispetto. La cattedrale va visitato in silenzio, senza parlare. Oggi è di proprietà della Historic Scotlan.

cimitero cappella