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censura

L’attività di controllo esercitata dalle autorità pubbliche o ecclesiastiche su opere destinate alla pubblicazione o alla rappresentazione, al fine di garantirne la conformità alle leggi o ad altre prescrizioni, o di impedire la diffusione di notizie nocive alla nazione o al morale delle truppe e della popolazione civile. Tale attività può essere svolta anche in periodo di pace e può riguardare la corrispondenza privata o la circolazione delle idee. La censura può essere esercitata anche in modo preventivo e l’ufficio preposto a tale funzione ha il compito di esaminare gli scritti, i giornali, i manifesti, le opere teatrali o cinematografiche e simili.

Giudizio negativo espresso attraverso la critica, il biasimo o la disapprovazione riguardo all’operato, alle azioni o alle opere dell’ingegno di una persona, con un tono più o meno severo.

Azione di controllo e limitazione dell’espressione di idee, opinioni o informazioni, che può essere esercitata da un’autorità o da un gruppo di persone con potere decisionale.

Sanzione disciplinare prevista dal diritto canonico e applicata dall’autorità ecclesiastica a coloro che commettono reati o compiono azioni contrarie alla morale e alla dottrina religiosa.

Capacità mentale che agisce come un filtro tra l’inconscio e la sfera del preconscio e del conscio, impedendo ai desideri inconsci di penetrare in quest’ultima.

Atto o procedimento di controllo e valutazione di opere artistiche, letterarie o di altro genere, allo scopo di verificarne la conformità a determinati standard o norme, o di impedirne la diffusione in caso di violazione di tali standard.

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