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Cesare Battisti: chi è l'ex terrorista diventato scrittore

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In questo articolo descriveremo la storia di Cesare Battisti, il famoso ex terrorista di cui spesso si torna a parlare in Italia.

Cesare Battisti l’ex terrorista, facente parte dei Pac (Proletari armati per il comunismo), è ricercato da anni dalla giustizia italiana. Gli Stati in cui si trovava non hanno mai concesso la sua estradizione.

Cesare Battisti ha su di s’è una pena enorme e sulle sue mani scorre il sangue di tantissime persone. Ha ammazzato solo per vendetta e per farla pagare a chi lo aveva condannato in carcere. Questi omicidi però furono svolti anche su persone innocenti, che non lo conoscevano nemmeno, ma vennero ammazzati solo perchè Battisti stava effettuando una rapina nei loro locali. Battisti è stato più volte rintracciato in altri paesi, ma non è mai stato rimpatriato fino ad oggi. Il 4 ottobre 2017 è stato arrestato dalle autorità brasiliane, le quali accettano di estradarlo e di rimandarlo in Italia.

Cesare Battisti: la storia

Cesare Battisti è nato a Sermoneta, paese vicino Latina, il 18 dicembre del 1954. La sua carriera di terrorista e omicida inizia al Nord precisamente a Milano dove si trasferisce. Dagli anni settanta, dove aver lasciato la scuola, inizia a commettere furti e sequestri. Per questo fino al 1979 va avanti e indietro dai carceri del Nord Italia. Durante questi anni nelle varie prigioni conosce Arrigo Cavallina, il quale è il fondatore del partito Pac, nel quale Battisti aveva trovato rifugio. Alla fine degli anni settanta infatti, viene nuovamente arrestato per aver ucciso, a febbraio, il gioielliere Pierluigi Torreggiani.

Omicidi

Viene condannato a tredici anni e cinque mesi di carcere, questa sentenza è stata inflitta anche per altri omicidi:

  • Omicidio del macellaio Lino Sabbadin, effettuato il 16 febbraio 1979;
  • L’assassinio del maresciallo Antonio Santoro, ucciso il 6 giugno del 1978;
  • Uccisione dell’agente della Digos Andrea Campagna, fatto il 19 aprile del 1978.

Nell’anno 1981 Battisti evade dal carcere di Frosinone e da qui inizia la caccia all’uomo per tutto il mondo. Esso, infatti, si trasferisce in Francia e poi in Messico, precisamente a Puerto Escondido, dove fonda il giornale intitolato “Via Libre”. Nello stesso periodo si separa dalla moglie Laurence, da cui ha avuto due figlie. Battisti, nel 1990, viene arrestato, ma la Francia non da il permesso di estradarlo e quindi esso torna in libertà. Nel 2004 si trasferisce in Brasile prima che la Francia si decida ad estradarlo.

Qui esso viene nuovamente arrestato, ma il presidente Lula gli da lo status di rifugiato politico, evitando così l’estradizione. In questo paese esso si sente al sicuro e nel 2015 sposa la nuova compagna brasiliana. Battisti lo fa soprattutto per avere la cittadinanza in un tempo minore. L’Italia chiede che la decisione presa da Lula venga rivista, infatti il 25 settembre 2017 viene accolta l’istanza. Quindi il 4 ottobre del 2017 le autorità brasiliane riescono ad arrestare Cesare Battisti al confine con la Bolivia, dove stava cercando di scappare. Ora si aspetta solo l’arrivo in Italia del terrorista Battisti. Questo per le famiglie è una grande vittoria.