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Che cos'è la stagione dei monsoni

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Il termine "monsone", che viene dal termine persiano "mausin", e che vuol dire "stagione", indica un vento periodico, tipico delle zone tropicali o sub tropicali, in particolar modo del sud-est asiatico.  Il monsone si creare per la differenza di temperatura esistente tra le acque dell'ocean...

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Il termine “monsone”, che viene dal termine persiano “mausin”, e che vuol dire “stagione”, indica un vento periodico, tipico delle zone tropicali o sub tropicali, in particolar modo del sud-est asiatico.

Il monsone si creare per la differenza di temperatura esistente tra le acque dell’oceano e la terra del continente: in inverno va da terra verso mare, in estate invece avviene il contrario. Il monsone dà vita dunque alla cosiddetta “stagione delle piogge”, che si verifica in genere a cavallo tra il mese di giugno e quello di settembre, quando esso proviene dall’Oceano Indiano ed è carico di umidità.

La stagione fredda dei monsoni invece si verifica tra dicembre e marzo, quando il clima è secco. In effetti, le aree battute dai monsoni non conoscono significative differenze di temperatura, solo alternano una stagione molto piovosa con un’altra invece caratterizzata da una forte siccità. Per questo la stagione dei monsoni estivi è attesa come una benedizione del cielo, poichè rende fertile il terreno.