> > Che lingua si parla a Cuba

Che lingua si parla a Cuba

lingua che si parla a Cuba

Lo spagnolo che si parla a Cuba non è come quello di Spagna.

Lo spagnolo è la lingua che si parla a Cuba ed è anche la lingua ufficiale. Vediamo quali sono i motivi che hanno portato all’assunzione dello spagnolo come lingua principale e quale altra lingua si parla a Cuba.

Storia di Cuba

Il motivo per cui la lingua che si parla a Cuba è lo spagnolo è semplice. L’isola è stata colonizzata dall’impero spagnolo sul finire del ‘400 a seguito della sua scoperta da parte della spedizione guidata da Cristoforo Colombo. I popoli nativi dell’isola furono ridotti in schiavitù dagli spagnoli per cercare oro e lavorare la terra. Dopo alcuni decenni, a seguiti di malattie contratte a causa del contatto con gli europei e a causa delle condizioni a cui erano costretti a vivere, i nativi sono scomparsi dall’isola e lo spagnolo ha potuto imporsi come unica lingua che si parla a Cuba. L’influenza delle lingue native si può sentire ancora oggi, soprattutto l’arricchimento da parte del popolo dei Taino. Parole come bohìo, canoa, hamaca, tabaco provengono dalla lingua parlata precedentemente all’arrivo degli spagnoli.

Nei decenni e nei secoli successivi altre lingue si sono sentite passando per Cuba. Quando i nativi non riuscivano più a garantire il loro lavoro di schiavi gli spagnoli cominciarono ad importare schiavi africani, soprattutto dalla Guinea, dal Congo e dalla Nigeria. Questi schiavi hanno portato i loro dialetti africani, influenzando lo spagnolo castigliano.

Nel 1754 scoppia la guerra dei sette anni che vede scontrarsi Francia e Inghilterra. La Spagna, alleata con la Francia, venne attaccata dagli inglesi sull’isola di Cuba. Nel 1762 gli inglesi misero l’Havana sotto assedio grazie a una spedizione massiccia composta da cinque navi e 4 mila uomini. L’occupazione di Cuba da parte degli inglesi non durò molto, perché i commercianti di zucchero di Londra si videro minacciati dal calo dei prezzi dello zucchero prodotto a Cuba. Così, durante il trattato di pace che concluse la guerra dei sette anni la Gran Bretagna rinunciò a Cuba cedendola agli spagnoli in cambio della Florida.

Nel corso dell’ottocento, anche a seguito della rivolta di degli schiavi di Haiti, Cuba divenne la colonia con più schiavi neri del mondo. L’arrivo di un gran numero di immigrati haitiani, all’inizio del 19° secolo ha portato nella lingua creola, una miscela di dialetti europei e africani. In principio, gli immigrati haitiani, che sono stati portati a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero erano vittima di una grave discriminazione e avevano difficoltà a mantenere l’identità etnica e linguistica. Dopo la rivoluzione del 1959, tuttavia, questi immigrati hanno avuto più diritti, tra cui la libertà di sviluppare la lingua creola haitiana. La particolarità del creolo haitiano sta nella combinazione del francese, lingua principale di Haiti, con altre lingue africane. A Cuba il mescolarsi di questa lingua con lo spagnolo e le influenze di altre lingue ha portato alla creazione di una lingua creola cubana, che è la seconda lingua più parlata.

Lo spagnolo di Cuba

Lo spagnolo di Cub, è un po’ diverso dalla versione parlata in Spagna, con alcune variazioni nella pronuncia. Ha molto in comune con le forme parlate dai venezuelani e dai colombiani e soprattutto con il tipo di spagnolo comunemente parlato nelle Canarie. Tra il XIX e il XX secolo, ci fu la migrazione dalle Isole Canarie a Cuba, e questo ha portato l’influenza dell’accento delle Canarie. Esistono parole ed espressioni che non si trovano nello spagnolo castigliano e che possono trarre in inganno chi parla lo spagnolo ufficiale. Un esempio di parole di cui è consigliabile conoscere il significato prima di andare Cuba è la parola papaya che in Spagna e in altri paesi viene usata per indicare un particolare tipo di frutto. A Cuba, invece, è meglio fare attenzione quando si usa questo termine perché fa riferimento ai genitali femminili. Mentre il frutto si chiama fruta bomba. Un altro esempio è l’uso ripetuto del termine vale, che per gli spagnoli significa ok, va bene, mentre per i cubani significa smettila.

Una lingua che si parla a Cuba che negli ultimi anni sta diventando sempre più popolare è l’inglese. Sono soprattutto le nuove generazioni di cubani a parlarlo e questa lingua ha influenzato molto lo spagnolo che si parla a Cuba, dando vita a neologismi linguistici. Un esempio la parola carro che significa automobile, che deriva chiaramente dall’inglese car più che dallo spagnolo coche. Le vecchie generazioni di cubani, però, sono meno propensi a parlare inglese, perché hanno vissuto direttamente sulla loro pelle il conflitto con gli Stati Uniti durante tutto il secolo. Dopo la rivoluzione guidata da Fidel Castro gli USA hanno deciso di imporre un embargo economico a Cuba che vietava di esportare prodotti verso i paesi occidentali. Per essere sicuri di farsi capire a Cuba è sicuramente consigliato migliorare le proprie conoscenze di spagnolo piuttosto che provare a farsi capire parlando l’inglese.

Cuba resiste, il libro su Cuba immancabile in ogni libreria. Consigliato da leggere prima di andare o appena tornati per rivivere quest’isola meravigliosa: