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Che tipi di gas non vedi?

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Gas come il metano, il monossido e biossido di carbonio e l'ossido di azoto sono invisibili ma comunque estremamente pericolosi per la nostra salute.

L’aria che respiriamo ogni giorno nasconde dei pericoli invisibili, costituiti da gas inquinanti che non possono essere visti a occhio nudo ma che possono rivelarsi estremamente dannosi per la nostra salute e per quella del nostro pianeta. Ovviamente ci sono anche gas invisibili essenziali per la nostra sopravvivenza: ne è un esempio l’ossigeno, una sostanza incolore e inodore senza la quale la vita dell’uomo sulla Terra non sarebbe possibile. Altri gas ancora sono classificati come COV (Composti Organici Volatili) e si combinano con le particelle dell’aria per produrre gas visibili, come lo smog. Vediamo quindi quali sono invece i gas che non possiamo vedere ma dai quali dovremmo stare il più possibile alla larga.

Monossido di carbonio

Il primo della nostra lista di gas pericolosi è senza dubbio il monossido di carbonio, che non a caso viene chiamato anche “il nemico invisibile”. Si tratta di un composto assolutamente incolore e inodore, che quindi non possiamo percepire con i sensi. Viene immesso nell’atmosfera in vari modi; per esempio può essere prodotto da particolari alghe o dalla decomposizione delle piante nell’acqua, ma anche da vulcani, incendi nei boschi e addirittura fulmini.

In tutti i casi che abbiamo elencato il monossido di carbonio è prodotto in modo naturale e in quantità limitate. Il problema nasce dall’attività umana, che provoca una produzione eccessiva di questo pericoloso gas. Infatti quando il monossido di carbonio si unisce a combustibili fossili (come per esempio la benzina, il gas naturale o il propano) e non viene completamente bruciato come combustibile si trasforma in una vera e propria sostanza letale. Tra i sintomi tipici dell’avvelenamento da monossido di carbonio ci sono le vertigini, la nausea, la sonnolenza e il mal di testa; un’esposizione troppo prolungata al gas, tuttavia, può addirittura uccidere.

Biossido di carbonio

Il biossido di carbonio non è altro che anidride carbonica, cioè un atomo di carbonio unito a due atomi di ossigeno. Si tratta di un gas rilasciato naturalmente nell’atmosfera dal nostro stesso organismo ogni volta che espiriamo, ma questo non è l’unico modo in cui questo gas entra nell’atmosfera che ci circonda. Infatti l’anidride carbonica viene prodotta anche bruciando combustibili fossili, tra cui rientrano per esempio il petrolio o il carbone.

Le piante svolgono un ruolo fondamentale per “neutralizzare” l’anidride carbonica, poiché la utilizzano per svolgere la fotosintesi clorofilliana. Proprio per questo motivo l’inarrestabile deforestazione che l’uomo ha operato negli ultimi decenni e continua tuttora a operare ha provocato un aumento enorme della quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera, dando origine al fenomeno dell’effetto serra e al surriscaldamento globale. Solo con un’adeguata riforestazione e con un utilizzo consapevole dei combustibili fossili potremmo sperare di arginare i danni che giorno dopo giorno la specie umana sta provocando al pianeta, a svantaggio delle generazioni che lo abiteranno in futuro. Insomma, il biossido di carbonio di per sé non è nocivo per l’uomo ma provoca danni al pianeta, con forti ripercussioni anche sulla nostra vita.

Monossido di azoto

Un altro gas incolore e inodore ma non per questo innocuo per l’uomo è senza dubbio il monossido di azoto, che si trasforma in biossido di azoto quando entra in contatto con l’aria assumendo un colore giallognolo. Si tratta di un agente inquinante prodotto in natura da vulcani, incendi e fulmini ma anche da attività umane come gli scarichi delle auto, le industrie e la produzione di energia elettrica.

Il monossido di azoto provoca la dilatazione dei vasi sanguigni e viene sintetizzato anche dal nostro stesso corpo; la sua produzione, per esempio, aumenta naturalmente quando l’organismo ha bisogno di abbassare la pressione dilatando i vasi sanguigni. Per questo motivo il gas di monossido di azoto viene utilizzato anche a scopi terapeutici, ma se somministrato in modo scorretto ha gravi effetti sul nostro organismo: nei casi più lievi provoca irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie, ma l’inalazione può anche creare problemi a livello sanguigno e polmonare e condurre alla morte.

Gas metano

Infine parliamo del gas metano, formato da un atomo di carbonio unito a quattro atomi di idrogeno. Il metano è un sottoprodotto derivato dalla gestione dei rifiuti e dalla produzione di combustibili fossili. Anche in questo caso si tratta di un gas presente in natura, soprattutto nelle zone umide; viene rilasciato nell’atmosfera anche dalle discariche, dai rifiuti di bestiame (soprattutto i bovini) e dalla rimozione del carbone dalla terra, dato che particelle di gas metano rimangono intrappolate all’interno del carbone.

Il metano non è tossico di per sé, ma in alcune situazioni può provocare effetti dannosi per l’uomo. Per esempio se viene rilasciato in una stanza chiusa tende a far diminuire pericolosamente i livelli di ossigeno, impedendo di respirare e provocando la morte per asfissia quando la concentrazione di ossigeno nell’aria diventa inferiore al 6 per cento. Inoltre la combustione del metano, se viene svolta in un’area non abbastanza ventilata, produce monossido di carbonio con tutte le conseguenze che abbiamo già elencato.