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Chi è Andrea Santoro martire

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Papa Francesco nell’udienza odierna ha ricordato don Andrea Santoro, il sacerdote ucciso in Turchia il 5 Febbraio 2006, in circostanze ancora oggi poco chiare, e tutti gli altri “martiri di oggi” cristiani. Don Andrea Santoro è diventato sacerdote il 18 Ottobre 1970. Ha esercitato il minister...

Papa Francesco nell’udienza odierna ha ricordato don Andrea Santoro, il sacerdote ucciso in Turchia il 5 Febbraio 2006, in circostanze ancora oggi poco chiare, e tutti gli altri “martiri di oggi” cristiani. Don Andrea Santoro è diventato sacerdote il 18 Ottobre 1970. Ha esercitato il ministero sacerdotale in alcune parrocchie della periferia romana, occupandosi dei più poveri e bisognosi. Poi nel 1980 decise di raggiungere i Paesi orientali e per sei mesi fu ospite di istituti religiosi. Dopo un breve ritorno a Roma, dove svolse l’attività di viceparroco nel quartiere di Verderocca, don Andrea il 25 Settembre 1993 raggiunse il Medio Oriente dove trascorse altri cinque anni come pellegrino.

L’11 Giugno del 2000 don Andrea ottenne il permesso di partire per la Turchia in veste di sacerdote “fidei donum”, inviato come sostegno pastorale. Santoro si stabilì a Sanliurfa, nell’antica Edessa e qui fondò l’associazione “Finestra per il Medio Oriente”. Dopo qualche tempo don Andrea realizzò una struttura per ospitare gruppi di pellegrini, cui fu dato il nome di “La Casa di Abramo”.

Quando poi si trasferì nella comunità cattolica di Trabzon cominciarono i problemi. Molti abitanti di questo luogo cominciarono a frequentare la chiesa e l’ex convento dei cappuccini e ad avvicinarsi al Cristianesimo. Alcune persone ostacolarono l’azione di don Santoro e lo minacciarono in vari modi. Nel pomeriggio del 5 Febbraio 2006, mentre si trovava in chiesa, tre ragazzi si intrufolarono in chiesa comportandosi in maniera arrogante.

Don Andrea li invitò ad unirsi a loro in preghiera. Ad un certo punto si rese conto che un uomo alle sue spalle gli aveva puntato una pistola e avvisò l’aiutante di buttarsi in terra. Dopo aver gridato “Allah è grande” l’uomo sparò un colpo che trafisse i polmoni del sacerdote e poi fuggì. La diocesi di Roma sta considerando l’ipotesi di beatificazione del missionario italiano.