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Chi è Michael Brown, ragazzo di colore ucciso da un poliziotto

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Michael Brown è un ragazzo diciottenne di colore che è stato ucciso il 9 agosto 2014 a Ferguson, Missouri, da un poliziotto bianco. Il ragazzo era stato sorpreso dalle telecamere di sicurezza a rubare dei sigari dal negozio di un tabaccaio, furto che era stato segnalato alla pattuglia di polizi...

Michael Brown è un ragazzo diciottenne di colore che è stato ucciso il 9 agosto 2014 a Ferguson, Missouri, da un poliziotto bianco.

Il ragazzo era stato sorpreso dalle telecamere di sicurezza a rubare dei sigari dal negozio di un tabaccaio, furto che era stato segnalato alla pattuglia di polizia.

Il poliziotto Darren Wilson, in circostanze non del tutto chiare, aveva scagliato sei colpi di arma da fuoco sul ragazzo, uccidendolo all’istante. Il suo corpo era poi stato abbandonato a terra per molte ore.

Il caso ha riaperto una questione della storia americana evidentemente non ancora del tutto superata, cioè le discriminazioni razziali nei confronti della popolazione di colore.

Al caso è stata data una conclusione ieri, 25 novembre 2014 intorno alle 20, ora americana. Il pubblico ministero di contea, Bob McCulloch ha deciso definitivamente la sorte di Darren Wilson. Il poliziotto bianco non sarà incriminato per ciò che ha commesso.

Questa decisione ha prodotto scandalo e proteste, oltre a una profonda lacerazione tra la popolazione di colore e quella bianca, con particolare riferimento alla categoria dei poliziotti, per lo più bianchi. Una ferita riaperta da un fatto di cronaca da non sottovalutare.

Il padre di Michael Brown è diventato il simbolo della componente moderata della popolazione afroamericana, che vuole far leva su questa tragedia per mobilitare tutte le forze favorevoli a un progresso nella condizione degli afroamericani. Fra le proposte di questa coalizione c’è anche la Michael Brown Law, la nuova legge che si propone di regolare gli interventi della polizia, obbligando gli agenti a indossare sempre una micro-camera, che registri ogni intervento. Questo per poter sempre determinare correttamente le responsabilità di ognuno durante i conflitti armati.