> > Mistero: Chi era Viracocha? E' realmente esistito?

Mistero: Chi era Viracocha? E' realmente esistito?

Proprietario

Leggende di culture primitive intelligenti sono comuni sia in Nord che in Sud America. Secondo i racconti, i "portatori di cultura" che ad un certo punto della storia venivano in contatto con civiltà più retrograde, erano stranieri arrivati tra gli indigeni e che insegnarono loro abilità utili...

Leggende di culture primitive intelligenti sono comuni sia in Nord che in Sud America.

Secondo i racconti, i “portatori di cultura” che ad un certo punto della storia venivano in contatto con civiltà più retrograde, erano stranieri arrivati tra gli indigeni e che insegnarono loro abilità utili, come l’agricoltura, la pastorizia e l’architettura, nonché un sistema di leggi e codici morali. Per gli Inca del Perù, questo eroe portatore di cultura era Viracocha.

La Storia:

Secondo le leggende Inca, molto tempo prima del loro arrivo sull’ altopiano boliviano, un uomo bianco, con la barba e molti suoi seguaci arrivarono sulle rive del Lago Titicaca. Le versioni della storia riguardo il suo aspetto variano nei dettagli, ma quasi tutti concordano sul fatto che lui e i suoi compagni arrivarono via mare da qualche luogo imprecisato del nord. Viracocha a quanto pare prese la strada per il lago Titicaca, dove lui e i suoi compagni si insediarono costruendo la città di Tiahuanaco, con l’aiuto degli indigeni locali.

Gli storici nativi e aristocratici dissero agli spagnoli che prima dell’arrivo dei viracochas, (il gruppo comprendente Viracocha stesso e i suoi seguaci) avevano vissuto come selvaggi.

L’arrivo di Viracocha cambiò tutto, siccome lui e i suoi seguaci gli insegnarono a vivere come una cultura civilizzata. Viracocha insisteva sul fatto che le persone dovrebbero vivere in pace tra loro, non facendosi del male a vicenda, e nell’ essere sempre gentili e caritatevoli con tutti.

Gli insegnamenti di Viracocha avevano anche un lato più pratico. Lui ed i suoi seguaci, che vennero descritti come uomini barbuti, dalla pelle chiara, mostrarono agli indiani come creare terrazzamenti irrigati e come coltivare su di esse. Gli indiani hanno imparato come organizzare le loro comunità e vivere secondo le leggi progettate per l’ordine, proteggendo le loro comunità. Gli insegnarono a scrivere, anche se questa abilità fu poi perduta, e li istruì in medicina.

I viracocha insegnarono agli indiani come costruire con la pietra e intagliare magnifiche statue e fregi. Introdussero piramidi a gradoni e muri di pietra massiccia antisismici. Gli insegnarono anche come coltivare e utilizzare il cotone.

Gli indiani biondi:

Secondo il cronista spagnolo Pedro Pizarro, alcune delle classi dirigenti Inca, e anche membri delle classi inferiori, erano biondi con la pelle più chiara di quella degli spagnoli. Gli Inca gli dissero che quelle persone erano discendenti dei viracocha, che si erano accoppiati con le donne native.

Sia a Cuzco che a Cacha, gli Spagnoli incontrarono templi contenenti immagini realistiche ai Viracocha in marmo e ricoperti d’oro. Gli spagnoli ruppero il marmo e fusero l’oro. Ma lasciarono descrizioni dettagliate delle immagini viste, mettendo a confronto le statue europee rappresentanti San Bartolomeo. Secondo gli spagnoli, le statue raffiguravano un uomo con una lunga tunica, una lunga barba e dei sandali.

Chi era Viracocha?

I nativi descrivono Viracocha agli spagnoli e agli storici successivi come un uomo alto e dignitoso, che indossava una tunica bianca tenuta in posizione da una cintura. Aveva i capelli biondi e indossava sandali ai piedi. Il suo aspetto imponente e la saggezza che ispiravano hanno portato gli indiani a considerarlo come una personificazione del sole, ed essi gli obbedirono e lo veneravano. Ma da nessuna parte gli indiani riferiscono che Viracocha fosse un dio. Per loro, era un uomo di grande saggezza divina e di una dolcezza estrema che gli insegnò ad adorare il sole.

Alla fine, Viracocha e i suoi seguaci lasciarono Tiahuanaco. Uno dei suoi seguaci si trasferì verso nord attraversando l’altopiano, l’altro seguì la costa peruviana. Viracocha stesso prese la via di mezzo tra i due, prima andando a Cacha, e poi a Cuzco, dove predicò il suo messaggio agli indigeni. Da lì, si dice che lui ed i suoi compagni si diressero verso il Pacifico fino ad arrivare in Ecuador. Fatto interessante, perché questi portatori di civiltà vennero visti da altre parti del Sud America finchè un giorno salparono verso est.

Gli storici sostengono che sia impossibile una cosa del genere. Infattoi sono contro l’idea dell’effettiva esistenza di un uomo conosciuto come Viracocha. Essi sottolineano che le leggende conservate dai cronisti spagnoli di quel giorno potrebbero essere state dettate dai racconti degli indiani che alterarono la storia di Viracocha, al fine di rendersi più gradevoli ai loro conquistatori spagnoli.

Essi citano anche la mancanza di verificabili record europei di spedizioni in Sud America in quegli anni, cioè precedenti alla storica spedizione di Colombo.

Un altro problema che causa confusione è che nessuno sa veramente quando i viracochas fecero la loro comparsa. Gli Inca non conquistarono la zona Tiahuanaco fino al 1350, e Viracocha ei suoi seguaci erano già passati. Infatti, Tiahuanaco era già un’ antica rovina abbandonata quando i Maya arrivarono.

Gli Aymara, che vivevano nella zona da molto prima dell’arrivo dei Maya, raccontarono anche loro storie su Viracocha. E gli indiani che vivevano lungo la costa dove Viracocha presumibilmente sbarcò, avevano le proprie versioni di questa storia. Ma a quanto pare nessuno aveva nemmeno una vaga idea di quando fosse arrivato.

È possibile che Viracocha potesse essere collocato in un arco di tempo studiando l’esplosione apparente della civiltà nella zona. Ad esempio la civiltà Tiahuanaco si dice sia stata fondata intorno al 100 – 300 d.c. Potè Viracocha arrivare nell’area intorno a quel tempo? Se è così, un attento studio delle civiltà esistenti, potrebbero fornire indizi sulle sue origini.

Gli storici dilettanti e professionisti ancora discutono la questione se Viracocha fosse una figura reale, o solo un mito. Altri credono che la verità possa essere nascosta negli archivi di qualche monastero o castello europeo. Ci sono, dopo tutto, i miti che raccontano dei viaggi di un St. Brendan o di un principe gallese di nome Madoc.

E’ possibile che la storia di un viaggio che ha avuto inizio da qualche parte in Europa in realtà finì in Sud America, per mezzo di un uomo chiamato Viracocha? Da qualche parte un giorno, qualcuno potrebbe trovare un manoscritto che metta finalmente d’accordo le varie storie. Fino ad allora, possiamo solo immaginare quest’uomo come il vero portatore di civiltà nell’America meridionale.