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Christian Bartoli e il trapianto di cuore: il padre è in cerca del cuore del figlio

cuore

Christian Bartoli morì a 17 anni nel 1998 e il suo cuore fu usato per uno dei primi trapianti. Ora il padre cerca la persona a cui fu donato.

La morte di Christian

La storia di Christian Bartoli, giovane livornese, è in realtà molto vecchia: dobbiamo tornare al 17 gennaio 1998. In quella data, infatti, Christian, a soli 17 anni, muore a causa di un aneurisma cerebrale. Una tragedia soprattutto per il padre Mario, infinitamente legato al figlio. Ma sin da quel momento Mario Bartoli sente che deve combattere il dolore per la sua tragedia personale aiutando il prossimo. Per questo mette a disposizione il cuore del suo “Chry-Chry”, affinché qualcun altro possa vivere ancora. E così è stato fatto: il cuore di Christian è stato utilizzato per uno dei primi trapianti del genere in Italia. Così il cuore grande di Christian ha continuato a battere aiutando un’altra vita.

La beneficenza

Da quel momento Mario Bartoli si è sentito immensamente triste, ma ha anche capito che poteva fare della beneficenza per sentirsi meglio. Così ha iniziato a prendere parte a ogni forma di volontariato, stando accanto, in particolar modo, alle famiglie di persone malate. Dopo la morte di Christian, Mario ha avuto un altro figlio, Jacopo, che ha ridato già un po’ di speranza all’uomo – ora 61enne. Poi Jacopo gli ha regalato un cane, Kyra, e lì è avvenuta la vera rinascita di Mario Bartoli. Dopo la morte di Christian, finalmente poteva dire di nuovo di essere felice e di avere uno scopo nella vita. Accompagnato dalla sua fedele Kyra, che è stata addestrata per la pet therapy e per il primo soccorso, Mario va a far visita a tante famiglie in difficoltà, portando calore e speranza. Ma c’è un’ultima cosa che Mario vorrebbe per sé per essere definitivamente in pace: conoscere chi porta ancora nel petto il cuore del figlio Christian.

Ritrovare il cuore

Prima ho sempre rifiutato una ricerca così approfondita e un incontro, anche per evitare che le persone che abbiamo aiutato si sentissero in qualche modo in debito con la mia famiglia. Magari si sentirebbero coinvolti nel nostro dramma. Ma dopo aver visto quella storia mi piacerebbe parlare con chi ha ricevuto il cuore per spiegargli che non si tratta solo di un organo ma di una grande storia d’amore.” La storia di cui parla Mario in questa dichiarazione è quella di Bill Conner che ha fatto 4000km in bicicletta per conoscere l’uomo che viveva grazie al cuore di sua figlia. Mario Bartoli è venuto a conoscenza di alcuni dati che possono aiutare la ricerca: “Il cuore venne trapiantato a Bologna tra il 19 e il 20 gennaio 1998, doveva trattarsi di qualcuno della zona visti i tempi molto rapidi. Bene, vorrei incontrare quella persona per poter risentire il cuore di Christian battere.” Si spera che il suo appello possa essere accolto e che possa conoscere davvero la persona che ha con sé il cuore di Christian. Come ha detto anche Mario, si tratta di una grande storia d’amore che va oltre il tempo e la morte.

(L’affetto di un padre è sempre molto forte. Vedi: “Si tuffa in mare per salvare la figlia 16 enne ma muore“)