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Ciao Darwin 7: la concorrente cinese in lacrime il bel gesto di Bonolis

scoppia in lacrime

Un gesto di uguaglianza e assenza di diversità, quello di Paolo Bonlis, molto apprezzato dal web. Durante la puntata di Ciao Darwin 7 infatti, nel corso del dibattito tra Italiani e Stranieri, c'è stato un piccolo fuoriprogramma. E' stata Claudia Ruggeri ad aprirlo spiegando che "Chi viene in casa...

Un gesto di uguaglianza e assenza di diversità, quello di Paolo Bonlis, molto apprezzato dal web. Durante la puntata di Ciao Darwin 7 infatti, nel corso del dibattito tra Italiani e Stranieri, c’è stato un piccolo fuoriprogramma. E’ stata Claudia Ruggeri ad aprirlo spiegando che “Chi viene in casa nostra deve rispettare la nostra cultura e integrarsi. Bisogna anche dare, non solo pretendere”. Pronta la replica di Justin Mattera, che ha detto: “Noi veniamo qua in cerca di un Paese dove vivere, magari per povertà. I miei sono andati via perché erano poveri, sono andati negli Stati Uniti e lì hanno trovato una nuova vita. Noi non rubiamo il vostro lavoro ma facciamo lavori umili che gli italiani non vogliono fare”.

A quel punto è intervenuta una delle concorrenti della squadra degli stranieri, una ragazza di nazionalità cinese che ha spiegato di essersi sentita emarginata in Italia: “ho provato di tutto ma sono stata presa di mira, sono stata messa da parte e allontanata solo perché i miei lineamenti sono stranieri” e a quel punto è scoppiata in lacrime. E’ allora intervenuto il conduttore che le ha detto: “Signorina noi stiamo vivendo una trasmissione di assoluta leggerezza, forse i temi che stiamo affrontando c’entrano ben poco con lo spirito della trasmissione. Però se stiamo giocando tutti insieme questa differenza che continuano a dirci che c’è in realtà non c’è”. Poi Bonolis ha fatto qualcosa di bellissimo: ha fatto sedere la ragazza cinese insieme agli italiani sposando un italiano nella squadra degli stranieri, per sottolineare che non vi sono differenze e dopo essersi scusato con gli autori ha detto: “ma di che caz*o stiamo parlando? Il problema non è che arrivano gli stranieri. Se le cose non vanno bene è perché non sappiamo gestirle noi”.