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Cindy Sherman. That's me - That's not me

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That's me - That's not me. Le opere giovanili 1975-1977. La mostra presenta 50 fotografie che l'artista e regista americana realizzo' a Buffalo, agli albori della sua carriera. Il lavoro giovanile della Sherman puo' essere suddiviso in 3 fasi: il ritratto ricorrendo al trucco e alla mimica; quando l...

That’s me – That’s not me. Le opere giovanili 1975-1977. La mostra presenta 50 fotografie che l’artista e regista americana realizzo’ a Buffalo, agli albori della sua carriera. Il lavoro giovanile della Sherman puo’ essere suddiviso in 3 fasi: il ritratto ricorrendo al trucco e alla mimica; quando la performance coinvolge tutto il suo corpo; l’interazione di diversi personaggi in una sorta di opera teatrale…

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Merano Arte ospita fino al 26 maggio 2013 una mostra sull’opera di Cindy Sherman (Glen Ridge, 1954), che per la prima volta in Italia, dopo le tappe alla Vertikale Galerie di Vienna e al Centre de la photographie di Ginevra – presenta 50 opere che la fotografa e regista americana realizzò tra il 1975 e il 1977 a Buffalo, agli albori della sua carriera, quando era poco più che ventenne.

I lavori proposti appartengono al periodo di formazione avvenuto alla State University of New York di Buffalo, quando decise di abbandonare gli studi sulla pittura, per dedicarsi completamente alla Fotografia. Qui produsse un ampio corpus di opere che sono le fondamenta su cui costruì il suo percorso creativo, e che anticipano la famosa serie Untitled Film stills che creò a New York, tra il 1977 e il 1980.

In questi anni venne influenzata dalle forme espressive che stavano emergendo all’inizio degli anni ’70, come il video, la fotografia, l’installazione, la performance, l’arte concettuale, la Body art. Inoltre, frequentando l’Hallwall Contemporary Arts Center di Buffalo, ebbe modo di conoscere importanti visiting artists, quali Vito Acconci, Bruce Nauman e Chris Burden e alcune artiste che furono per lei un esempio. Tra queste, Lynda Benglis, Hannah Wilke, Adrian Piper, Eleanor Antin e Suzy Lake, vere e proprie role models, poiché usavano nell’Arte il proprio corpo femminile.

L’opera giovanile di Cindy Sherman può essere suddivisa in tre fasi. In una prima fase della sua produzione giovanile Sherman si dedica al ritratto, qui ricorrendo al trucco e alla mimica, nel 1975, realizza alcune serie fotografiche che la raffigurano con il volto trasformato. Successivamente si dedica alla performance coinvolgendo tutto il suo corpo, ovvero fotografa se stessa in diversi ruoli e pose, assumendo differenti identità, e poi ritaglia le figure dalle fotografie (cut-out). Nascono così il film Doll Clothes (1975) e vari lavori in cui questi cut-out vengono sovrapposti e allineati. Infine, fa interagire diversi personaggi e caratteri, come nelle serie A Play of Selves, Bus Riders e Murder Mystery (tutte del 1976).

La complessa opera giovanile di Cindy Sherman è frutto di un processo creativo concettuale e performativo. A causa del carattere effimero dell’installazione, molti cut-out, come per esempio i Bus Riders, sono andati persi. Negli anni trascorsi a Buffalo, la Sherman per la prima volta eleva il gioco della metamorfosi a progetto artistico e realizza numerose fotografie, fino ad oggi inedite, che riuniscono in sé molti elementi del teatro e del cinema. Da più di 35 anni, interpreta e reinterpreta tutta l’ampia varietà di ruoli e di identità femminili.

Merano Arte – Edificio Cassa di Risparmio
Via Portici 163; 39012 Merano
Orari: da martedì a domenica, ore 10.00 – 18.00. Chiuso lunedì.
Ingresso: € 5,00 intero – € 4,00 ridotto (studenti, gruppi, anziani)
Informazioni: www.kunstmeranoarte.org, info@kunstmeranoarte.org