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Coldiretti: Stalle a rischio senza una moratoria sui debiti

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Grosso grido d'allarme della Coldiretti sugli allevamenti "Dobbiamo superare una crisi nazionale senza precedenti: serve una moratoria sui debiti" ALLARME GIUSTIFICATO - Sia dal comparto nazionale che dalle singole rappresentazioni provinciali, la Coldiretti chiede a gran voce al governo di inter...

Grosso grido d’allarme della Coldiretti sugli allevamenti

“Dobbiamo superare una crisi nazionale senza precedenti: serve una moratoria sui debiti”

ALLARME GIUSTIFICATO – Sia dal comparto nazionale che dalle singole rappresentazioni provinciali, la Coldiretti chiede a gran voce al governo di intervenire per fermare la crisi dell’allevamento bocino e suino. Da troppo tempo – lamenta l’associazione dei coltivatori, si è costretti a vendere al di sotto dei prezzi di produzione per poter tamponare la crisi e per potersi difendere dall’invasione della carne e del latte straniero spacciato però falsamente come italiano. La situazione sta diventando insostenibile e c’è bisogno di misure d’urgenza.

La Coldiretti richiede quindi misure nazionali di rapida attuazione con una moratoria su mutui e prestiti agli allevamenti di 24/36 mesi nonché – sottolinea la Coldiretti – un riposizionamento debitorio dal breve al medio lungo termine ed un impegno straordinario sui fondi di garanzia. Inoltre non deve mancare un impegno importante anche in Europa: l’Italia infatti dovrà presto presentare alla Commissione Europea un position paper (una documentazione da portare alla CE a favore di una certa posizione) che prevede anche l’obbligo di etichettatura di origine per fermare le importazioni da altri paesi spacciate come Made in Italy. La situazione dei prezzi in campagna sta assumendo toni drammatici per gli allevamenti, con le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop), ovvero quei maiali dai quali si ricavano prodotti certificati, che sono scesi a meno di 1,20 centesimi al Kg ovvero neanche i costi di parte del cibo che gli stessi animali richiedono.

ANCHE I BOVINI – “Cosi come i bovini da carne che sono pagati su valori che si riscontravano 20 anni fa, per non parlare del prezzo del latte che – conclude la Coldiretti – con il venir meno degli accordi rischia ora di essere in balia delle offerte dell’industria che, come spesso capita, ha il coltello dalla parte del manico”. LA situazione resta quindi molto preoccupante, in attesa di sapere le mosse italiane