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Come aprire uno studio di Fisioterapia

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Laureato in Fisioterapia, una professione sanitaria che si occupa della diagnosi, prevenzione, cura e riabilitazione di disfunzioni o patologie congenite riguardanti l’apparato neuromuscoloscheletrico, il fisioterapista è un libero professionista che può esercitare la sua attività in uno studio...

Laureato in Fisioterapia, una professione sanitaria che si occupa della diagnosi, prevenzione, cura e riabilitazione di disfunzioni o patologie congenite riguardanti l’apparato neuromuscoloscheletrico, il fisioterapista è un libero professionista che può esercitare la sua attività in uno studio professionale da solo o in equipe con altri medici.

Per aprire uno studio di fisioterapia non c’è bisogno di procurarsi autorizzazioni particolari, tranne quella inerente la pubblicità sanitaria, che va richiesta al Sindaco del Comune di riferimento. Per l’apertura dello studio professionale va comunicata al Sindaco la D.I.A. (Denuncia di Inizio Attività) allegando la destinazione d’uso dei locali, la planimetria dei locali e il titolo conseguito per l’abilitazione alla professione di Fisioterapista.

Lo studio deve rispettare gli standard di sicurezza anche per quanto riguarda l’impianto elettrico, in quanto il Fisioterapista può utilizzare apparecchi medicali per l’esercizio della sua attività. Altro adempimento da eseguire è l’apertura della partita Iva, insieme all’obbligo di tenuta delle scritture contabili. Il Fisioterapista è tenuto ad osservare un Codice deontologico, nel quale sono stabilite le tariffe fisse o minime delle prestazioni.