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Come aprire uno studio infermieristico associato

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Uno sbocco interessante per la professione dell’infermiere è l’apertura di uno studio associato con medici o altri colleghi. In questo caso l’infermiere può svolgere la sua attività come un libero professionista. Per aprire un ambulatorio infermieristico bisogna attenersi alle regole fissat...

Uno sbocco interessante per la professione dell’infermiere è l’apertura di uno studio associato con medici o altri colleghi. In questo caso l’infermiere può svolgere la sua attività come un libero professionista. Per aprire un ambulatorio infermieristico bisogna attenersi alle regole fissate in materia dal RD 27 Luglio 1934 n.1625 (art. 193). Il titolare dell’attività deve presentare una richiesta di autorizzazione all’apertura al Comune in cui avrà sede l’ambulatorio.

Alla domanda va allegato: 1) atto di proprietà dei locali o certificato di locazione registrato; 2) certificato di iscrizione all’albo professionale; 3) certificato che attesta la destinazione d’uso e l’occupabilità dei locali; 4) copia del bollettino che prova l’avvenuto pagamento della tassa di concessione regionale. Lo studio infermieristico associato deve possedere i seguenti requisiti: essere abilitato all’uso dal punto di vista edilizio, possedere un’adeguata dotazione strumentale, poter essere adibito alla gestione del servizio infermieristico.

Presupposto indispensabile per lo svolgimento dell’attività, oltre al possesso dei requisiti organizzativi e strutturali, è che il locale sia in possesso dell’idoneità igienico-sanitaria. I riferimenti operativi dell’infermiere sono: il Codice deontologico e i regolamenti del profilo professionale.