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Come diventare ventriloquo

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Uno tra i personaggi più affascinanti che popolano il palco dei cabaret e dell'avanspettacolo è sicuramente il ventriloquo. Chi non ricorda Josè Moreno e il suo pupazzo Rockefeller? I ventriloqui sembrano dei maghi, che abbiano l'innata capacità di far uscire la voce non dalla bocca ma da...

Performance of the humorist José Luis Moreno With one of his puppets

Uno tra i personaggi più affascinanti che popolano il palco dei cabaret e dell’avanspettacolo è sicuramente il ventriloquo. Chi non ricorda Josè Moreno e il suo pupazzo Rockefeller?

I ventriloqui sembrano dei maghi, che abbiano l’innata capacità di far uscire la voce non dalla bocca ma dal diaframma: infatti il ventriloquismo consiste nel riuscire a parlare senza muovere le labbra. In realtà non si tratta di magia, ma di un’arte che, come la prestidigitazione e l’illusionismo, si può apprendere con dura disciplina e molto esercizio.

La voce infatti non fuoriesce dalla “pancia”, ma dalla bocca stessa: il segreto sta nel muovere labbra e muscoli del viso il minimo indispensabile, e di non far notare nemmeno questi piccolissimi movimenti attraverso dei trucchi. Ad esempio, deviando l’attenzione del pubblico sul pupazzo che si fa parlare.

La tecnica del ventriloquismo è piuttosto complicata: semplificando, consiste nell’imparare a pronunciare gran parte delle lettere solo con l’emissione del fiato, senza movimenti muscolari. Un buon esercizio consiste nel provare a recitare l’alfabeto tenendo una matita in bocca e senza farla cadere.