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Come funziona la legge matrimoniale indù?

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Fondamenti della legge matrimoniale induista A proposito di legge matrimoniale indù, il termine include non solo gli appartenenti alla religione induista, ma anche i buddisti, i Sikh e i Jain. In India, la legge matrimoniale include chiunque non sia cristiano, Parsi, musulmano o ebreo. La l...

Matrimonio induista
Fondamenti della legge matrimoniale induista

A proposito di legge matrimoniale indù, il termine include non solo gli appartenenti alla religione induista, ma anche i buddisti, i Sikh e i Jain. In India, la legge matrimoniale include chiunque non sia cristiano, Parsi, musulmano o ebreo.

La legge matrimoniale indù fu adottata in India nel 1955 e governa qualsiasi matrimonio venga celebrato legalmente. Anche se gli indiani possono scegliere una cerimonia civile, molti preferiscono un matrimonio religioso. Inoltre, nel 1954, fu creato lo “Special Marriage Act”, dedicato alle unioni civili. Questo tipo di matrimonio non richiede nessuna cerimonia o rituale, ma se una coppia è indù, secondo quanto dice l’Hindu Marriage Act del 1955, deve comunque sottostare a questa legge.

Particolari della legge

Se una persona di origine indù (come affermato nella legge) sceglie di sposare una persona non indù, questa deve convertirsi. Se si tratta di un cristiano, i due si possono sposare sotto l’atto matrimoniale cristiano del 1872 e il loro matrimonio sarà regolato da quell’atto. La terza opzione per i matrimoni di coppie miste, è l’unione civile.

La legge afferma che gli uomini devono avere almeno 21 anni per potersi sposare, mentre le donne devono averne almeno 18. Entrambi gli sposi devono essere di origine indù. Un’altra interessante parte della legge matrimoniale indù, è che entrambi gli sposi devono essere sani mentalmente e fisicamente. Devono cioè essere in grado di dare il loro consenso nel pieno delle loro facoltà, e devono essere in grado di procreare.

Pratiche proibite e matrimoni non validi

Anche se l’antica legge indù permetteva la poligamia, la pratica è stata proibita dalla legge matrimoniale del 1955. Infatti, ora è considerata un’offesa, punibile secondo la legge indiana. In una situazione dove uno dei due sposi viene meno ai requisiti legali, il matrimonio è considerato nullo ed è come se non fosse mai avvenuto. Questo può succedere se uno dei coniugi ha un compagno vivente, malattie mentali o fisiche o qualsiasi altra situazione difficile, in grado di invalidare il matrimonio. Se una donna si sposa prima dei 18 anni, può rifiutare il matrimonio quando ne compie 15. Questo significherebbe che il matrimonio non è mai stato legale e non si parlerebbe di divorzio, ma verrebbe meno anche il suo diritto agli alimenti.

Il divorzio secondo la legge matrimoniale indù

Il divorzio sotto la legge matrimoniale indù, è concesso solo in alcuni casi. Questi includono l’adulterio, la crudeltà, l’abbandono dello sposo per almeno due anni, la conversione a un’altra religione, malattie mentali e casi simili. La legge concede il divorzio anche alle coppi il cui matrimonio è in altro modo illegale, come nei casi di incesto.