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Come scegliere il candidato perfetto

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Gestire al meglio un colloquio di lavoro presuppone l'analisi accurata delle qualità e delle competenze del candidato, il confronto con le altre aspiranti nuove risorse da assumere e la valutazione delle sue potenzialità. Ancora prima di porre un quesito al candidato e di dargli la parola, tutt...

Gestire al meglio un colloquio di lavoro presuppone l’analisi accurata delle qualità e delle competenze del candidato, il confronto con le altre aspiranti nuove risorse da assumere e la valutazione delle sue potenzialità.

Ancora prima di porre un quesito al candidato e di dargli la parola, tuttavia, sarebbe opportuno valutare complessivamente chi si ha di fronte traendone un’impressione generale basata sull’analisi di cinque aspetti fondamentali:

Il saluto: una stretta di mano ferma e decisa, il contatto visivo costante e una postura eretta rappresentano alcuni termini di valutazione importanti.

Le prime parole: spesso le chiacchiere preliminari usate per rompere il ghiaccio consentono di farsi un’idea basilare del candidato.

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Il linguaggio del corpo: analizzare il modo di gesticolare e la posizione di mani e gambe durante il colloquio rivela molto di un candidato, lasciando trasparire eventuali insicurezze e punti deboli.

Il look: inutile negarlo, l’abito fa il monaco e mai come durante un colloquio di lavoro è importante presentarsi abbigliati nel modo giusto. Osservare alcuni dettagli (la presenza o assenza di gioielli e le scarpe ad esempio), contribuisce a capire meglio il candidato.

L’igiene personale: già da uno sguardo veloce è possibile valutare la professionalità e la serietà di un candidato prestando attenzione anche alla cura personale. Profumi troppo accentuati e macchie sugli abiti sono senza dubbio deprecabili, sintomo evidente che chi si ha davanti non si è sufficientemente impegnato nell’offrire un’immagine di sé stesso impeccabile.