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Come usare il miele per trattare le ferite

miele

Il miele è una sostanza molto utilizzata per le sue proprietà terapeutiche. Scopri perché fin dall'antichità viene applicato su tagli e ferite.

I medici nel corso della storia hanno utilizzato il miele e lo zucchero per trattare i tagli, le scottature e altri tipi di ferite. Il miele è da lungo tempo noto per le sue proprietà antibatteriche, mentre lo zucchero veniva usato per curare le ferite sui campi di battaglia. Nei tempi moderni, si utilizzano altri metodi per guarire le ferite, dai bendaggi che contengono gel protettivo alle pomate che combattono le infezioni. Ma il miele e lo zucchero continuano ad essere efficaci sulla maggior parte delle ferite.

Tipologie di miele

Il miele è uno dei prodotti che vengono maggiormente utilizzano in Italia. Si può usare in cucina o per trattare le ferite. Bisogna però sapere che non tutte le tipologie di miele sono uguali, anzi. Ne esistono davvero tante e ognuna di loro si differenzia in colore, sapore, odore e proprietà benefiche. Questo è dovuto ai diversi tipi di nettare con cui le api lo producono. Ecco quali sono quelli principali:

  • Acacia. Questa tipologia di miele è caratterizzata da un colore chiaro, quasi trasparente. La consistenza invece è molto liquida. Rappresenta la tipologia maggiormente usata e apprezzata, anche per le sue caratteristiche lassative.
  • Castagno. Come facilmente prevedibile dal nome, presenta un colore piuttosto scuro. Ideale per disinfettare le vie urinarie e per le persone che soffrono di anemia.
  • Millefiori. Presenta un colore bianco. Perfetto per chi soffre di continui mal di gola.
  • Tiglio. Caratterizzato da un colore quasi ambrato. Riesce a calmare la tosse e favorisce la diuresi.
  • Agrumi. Solitamente ha un colore molto chiaro. Ideale per tutte le persone che soffrono di insonnia. Inoltre è ricco di vitamine.

Il miele come medicinale

Il primo documento che testimonia l’uso del miele come medicinale è stato scoperto nella valle dell’Eufrate in una tavoletta sumerica trovata a Nippur, datata 2000 a.C. Questo alimento viene mischiato con sabbia di fiume, olio di cedro e acqua ed applicato esternamente sulle ferite. Alcuni secoli dopo, intorno al 1500 a.C., il miele veniva utilizzato dagli egizi per curare numerose malattie. Come rinvenuto su alcuni papiri, l’uso di questo prodotto e di altre sostanze definite magiche, per il loro potere curativo, era frequente per curare malattie agli occhi, ferite, ulcere, ascessi o in seguito ad operazioni chirurgiche come la circoncisione. Se dovessimo rintracciare l’uso del miele come medicinale, nelle civiltà antiche ne troveremmo traccia un po’ ovunque, dagli arabi, ai cinesi passando per i romani, i greci, fino alle popolazioni africane e americane. Finché la medicina moderna non si impose totalmente sulla medicina naturale, questo alimento rimase in uso per moltissimo tempo come uno dei componenti fondamentali per curare ferite, grazie alle sue numerose proprietà terapeutiche.

Istruzioni

Lavate l’area da trattare usando dell’acqua sterilizzata o una soluzione salina, prima di applicare qualunque rimedio casalingo. Pulite a fondo la ferita con acqua ossigenata per eliminare le impurità. Circondate l’area con un sottile strato di vaselina. Decidete se usare il miele o lo zucchero. Le piccole bruciature, i tagli e sbucciature possono essere trattate con il miele o con lo zucchero, ma il miele è il più adatto per le ulcere ai piedi delle persone diabetiche. Applicate il miele su ferite o bruciature oppure spargete lo zucchero sull’area interessata, un po’ alla volta, fino a ricoprirla. Tagliate un pezzo di garza per coprire la ferita e assicuratela con del nastro adesivo. Cambiate il bendaggio e riapplicate lo zucchero al bisogno, fino a 4 volte al giorno. Cambiate il bendaggio con il miele al mattino e alla sera prima di andare a letto, o più spesso a seconda della gravità della ferita o della bruciatura.

Consigli

Il miele, come abbiamo abbondantemente detto nell’articolo, ha tantissime proprietà benefiche. Non è però un alimento adatto a tutti. Molti pediatri infatti consigliano ai genitori di evitare di somministrare questo prodotto ai loro bambini se hanno un età minore di un anno. Questo sostanzialmente per tre motivi. Per paura di possibili infezioni causate dalle presenza della tossina botulinica, per evitare la comparsa di reazioni allergiche e per evitare di abituare i bambini al sapore dolce troppo presto.