> > Commercio estero Italia, il Sud Italia guida la crescita nel primo trimestre:...

Commercio estero Italia, il Sud Italia guida la crescita nel primo trimestre: +4,4%

Sud-Italia

Lo comunica l'Istat, precisando che l'incremento maggiore è quello delle regioni meridionali.

È il Sud a guidare la crescita del commercio estero italiano nel primo trimestre 2017, con un aumento del 4,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo comunica l’Istat, precisando che l’incremento maggiore è quello delle regioni meridionali, seguito da quello registrato nelle isole (+50,6%) e nell’area nord-occidentale (+10,7%). Ecco le dinamiche di crescita dell’export davvero intense, diffuse in tutta la Nazione.

Ricordiamo che il Consiglio dei ministri ha approvato pochi giorni fa un decreto legge che introduce nuove disposizioni per la crescita economica nel Sud, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, Il decreto segue quello dello scorso dicembre (D.L. 243/16) con il quale sono state prese una serie di misure di semplificazione e per la velocizzazione degli investimenti, pubblici e privati, nel Mezzogiorno. Lo scopo è di sperimentare nuove forme di governo economico di aree concentrate, per migliorare le procedure amministrative e le procedure di accesso alle infrastrutture per le imprese per rilanciare la competitività delle regioni meridionali. Il decreto prevede strumenti di velocizzazione degli investimenti, la semplificazione delle procedure adottate per la realizzazione degli interventi dei Patti per lo sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno, accelerando i tempi e riducendo gli oneri a carico delle Amministrazioni centrali.

Come abbiamo riportato quindi il Sud è in testa alla crescita del mercato estero, segue con il +2,5% il Centro, con il +1,8% il Nord-Ovest e con il +1,4% il Nord-Est. Complessivamente le regioni del Centro crescono dell’8,7%, quelle del Nord-Est dell’8,2% mentre l’area meridionale si ferma a +0,6%. Rispetto al primo trimestre 2016, a fronte di un aumento annuo nazionale del 9,9%, l’incremento maggiore è per le aree insulare (+50,6%) e nord-occidentale (+10,7%). Dopotutto anche la deputata Stefania Covello del Partito Democratico, aveva affermato ad inizio anno che “Ci sono dei segni positivi che spesso vengono sottovalutati soprattutto se riguardano il Sud e invece costituiscono un segnale da valorizzare. Vuol dire un recupero di competitività di quest’area la prova che in questi anni si è investito per rilanciare l’economia meridionale. Ora occorre proseguire su questa strada e consolidare i segnali di crescita per dare continuità e prospettiva anche in chiave occupazionale”.
Tra le regioni più sofferenti, che mostrano segni di difficoltà abbiamo la Basilicata con un ribasso del 10,5 ed il Molise con un peggiore ribasso del 53,4%.Il più grande contributo positivo alla crescita tendenziale delle esportazioni nazionali è dato dalla Lombardia (+8,6%), dal Piemonte (14,1%), dall‘ Emilia-Romagna (+8,9%), da Veneto (+7,1%) e dala Toscana (+10,1%).