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Coppa Italia, una finale tra Risiko e guerra civile

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Finora i mille più celebri della storia sono sempre stati quelli capeggiati da Giuseppe Garibaldi. In ballo c’era l’unità d’Italia. Da domenica ci sarà un secondo blocco, composto sempre da mille persone, che diverrà altrettanto celebre. I mille in questione non sono garibaldini ma il ...

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Finora i mille più celebri della storia sono sempre stati quelli capeggiati da Giuseppe Garibaldi. In ballo c’era l’unità d’Italia. Da domenica ci sarà un secondo blocco, composto sempre da mille persone, che diverrà altrettanto celebre. I mille in questione non sono garibaldini ma il numero di agenti messi in campo dal questore di Roma. Il motivo? C’è di mezzo una partita di calcio. Non vi basta? Il fatto che sia una finale potrà placare la vostra rabbia. Troppo poco? Ci si gioca la Coppa Italia. Ancora faticate a giustificare un piano sicurezza così cospicuo? Si tratta di un derby: alle 18.00 Roma e Lazio si scontrano per stabilire la supremazia cittadina. Chi vince, inoltre, avrà accesso diretto all’Europa League, la seconda ma altrettanto importante competizione calcistica europea.

Dopo aver appreso tutto ciò, malumore e indignazione dovrebbero aver raggiunto l’apice. Arrivare a comprendere come un evento sportivo possa rasentare la guerra civile è impresa ardua. Routine in Italia.

Il precedente Il primo campanello d’allarme era scattato lo scorso aprile. Nel pre gara, gli ultrà delle opposte tifoserie erano venuti a contatto sul lungotevere, dando vita a pesanti lanci di oggetti. Inquietanti poi, i rapporti della Digos. Accette, mazze, coltelli, seghe e petardi erano stati rinvenuti e sequestrati in alcune automobili vicine all’Olimpico. Sempre lungo la strada che porta allo stadio, le forze dell’ordine avevano trovato diverse bombe molotov. Bilancio finale: sei accoltellati e dieci arresti.

La situazione attuale Il mastodontico programma allestito dal questore Fulvio Della Rocca cercherà di agire in maniera capillare. Da aggiungere che, durante la gara, circa 500 uomini verranno utilizzati sul campo. Oltre al pre partita, gestito presidiando i punti strategici della capitale, sarà il post match uno dei momenti chiave. Il centro storico resterà completamente chiuso dalle ore 20. Fondamentale sarà evitare che vincitori e sconfitti entrino in rotta di collisione. Il Circo Massimo sarà il luogo adibito ad eventuali festeggiamenti.

Come in un Risiko, tanti piccoli carri armati pronti a scontrarsi l’uno contro l’altro. Questo però non è un gioco. Anche se è solo calcio.