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Cordelia Donald, il padre-mostro la violenta per anni: "Meglio io che un estraneo"

Cordelia Donald

Cordelia Donald trova la forza di raccontare le violenze delle quali è stata vittima da quando aveva solo 2 anni, il "mostro" era il padre

Cordelia Donald, oggi 40enne, trova la forza di raccontare le violenze delle quali è stata vittima da quando aveva solo 2 anni. Il “mostro” era il padre, George Donald. Le violenze sarebbero state subite dall’allora bambina anche più volte al giorno. A distanza di 30 anni dalla denuncia di Cordelia, arriva la sentenza. George Donald è stato condannato a 7 anni di carcere per le molestie nei confronti della figlia e di un’altra bambina di 10 anni.

Cordelia Donald: “Non era un padre, era un mostro”

Cordelia Donald ha trovato il coraggio di denunciare le molestie delle quali era vittima. La sua storia viene raccontata dal “The Social Post“. Le violenze da parte del padre sarebbero cominciate quando l’allora bambina aveva solamente 2 anni. Per 8 lunghi anni, Cordelia sarebbe stata stuprata ripetutamente dal padre. La donna, oggi 40enne, descrive il padre come un mostro, che voleva impossessarsi di tutto quello che credeva gli appartenesse. La vita della bimba non è mai stata facile, perché non si sentiva sicura in nessun luogo. La violenza poteva arrivare da un momento all’altro. Numerose le violenze in casa, ma anche spesso accadeva quando padre e bimba si trovavano in auto.

Cordelia Donald: l’inizio delle violenze

Dai 2 ai 10 anni, Cordelia ha subito violenze da parte del padre. La loro storia inizia in Sudafrica, dove abitavano insieme alla madre della bambina e tre fratelli. La famiglia si era trasferita lì per motivi di lavoro dei genitori, quando Cordelia aveva solamente 10 mesi. Alla separazione dei genitori, Cordelia torna in Scozia insieme alla madre. Ma fino a quel momento, le violenze si sono susseguite incessanti.

Il padre avrebbe cominciato a molestare la bambina sostenendo che fosse meglio “se una ragazza viene penetrata da suo padre che da un estraneo“. Parole a cui George Donald credeva fermamente, tanto da minacciare Cordelia se le fosse venuto in mente di raccontare gli abusi. La donna oggi racconta che all’età di 3 anni era arrivata addirittura ad auto-lesionarsi. Si strappava i capelli e si mangiava le unghie fino a farle sanguinare, segni evidenti del terrore provato dalla bimba.

George Donald: “Era un uomo rispettabilissimo”

La facciata da buon cristiano tradiva le violenze che George Donald aveva sulla figlia. Cordelia racconta che se avesse parlato, il padre le avrebbe ucciso ogni suo animale domestico. Il loro – sporcosegreto doveva rimanere solamente tra padre e figlia. Nessuno avrebbe mai pensato nella colpevolezza di atti così deplorevoli di un buon cristiano. George Donald infatti era solito frequentare la parrocchia di Pretoria. Qui svolgeva lavori di volontariato e di animazione ai bambini. Quando la madre denunciò le molestie alla comunità cristiana, questa per tutta risposta affermò con fermezza che non avrebbe mai deposto alcuna denuncia contro un “fratello cristiano“. Cordelia non è mai stata aiutata da nessuno, né dalla comunità, né da un dottore.

George Donald: finalmente la condanna

La storia di Cordelia torna a far parlare perché finalmente George Donald è stato condannato. Gli aspettano 7 anni di carcere per le molestie contro sua figlia e contro un’altra bambina che all’epoca aveva 10 anni. L’uomo ha cercato per diversi anni di negare le accuse. Finalmente poco tempo fa l’ammissione delle colpe davanti alla Corte Pretoria, seguita dalle scuse nei confronti di Cordelia.