Martina Toma La Corea del Nord, tramite il viceministro Hang Song-Ryol, ha minacciato di voler compiere test missilistici ogni settimana, mese, anno.
La dichiarazione è arrivata proprio quando Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, è in Giappone per discutere di cooperazione alla sicurezza in unforum economico con Taro Aso, vicepremier e ministro delle Finanze allo scopo di instaurare un’eventuale accordo bilaterale per combattere contro la Corea del Nord.
In pratica, il programma di test missilistici può solo subire un’escalation che può portare ad una guerra nucleare.
Secondo il governo di Pyongyang, infatti, il fallimento del precedente test era stato causato da un sabotaggio americano effettuato tramite alcuni hacker a distanza, assunti dai servizi segreti di Washington.
Come ricordato al Telegraph da Sir Malcom Rifkind, ex ministro degli esteri e della difesa inglese, è da quando Obama era al potere che il governo degli Stati Uniti aveva approvato il finanziamento dei programmi di hackeraggio sia anti-missilistico che volto ad altre tipologie di controspionaggio. Questi finanziamenti sono stati approvati da Trump, il quale data la situazione li ha fatti aumentare.
La conferma arriva da un consigliere della Casa Bianca, il quale durante il volo per il Giappone, ha dichiarato che gli Stati Uniti avevano il controllo informatico sul Nord Corea sia prima che dopo il lancio fallito.
