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Corrida spagnola: info utili

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I turisti associano la Spagna con la corrida, che rappresenta una parte antica della cultura del paese. Celebrata nella letteratura e nell'arte per secoli, la pratica è finita nel mirino in questi ultimi anni per la presunta crudeltà verso gli animali. La corrida ha molti fans in Spagna e anche al...

I turisti associano la Spagna con la corrida, che rappresenta una parte antica della cultura del paese. Celebrata nella letteratura e nell’arte per secoli, la pratica è finita nel mirino in questi ultimi anni per la presunta crudeltà verso gli animali. La corrida ha molti fans in Spagna e anche altrove e rimane una popolare attrazione turistica.
Storia: La data della corrida risale all’antica Roma. Lo sport non si era sviluppato nella sua forma moderna fino a 711 dC, quando gli arabi del Nord Africa hanno conquistato l’Andalusia e hanno portato la corrida in un festival associato a feste importanti.
Oggi: Le corride contemporanea coinvolgono di solito sei tori che vengono uccisi da tre matadores in circa 15 minuti ciascuno. I combattimenti in genere partono alle ore 17. I matadores sono le stelle dello spettacolo e sono assistiti da banderilleros e picadores.
Costumi: I matadores si distinguono per i loro abiti, che sono pesanti, per le giacche di seta ricamate, i gambali stretti e un cappello speciale chiamato Montera.
Sedi: l’arena più famosa della Spagna è la Plaza de Toros de Las Ventas di Madrid, usata la prima volta nel 1931.
Fraintendimenti: anche se lo sport è stato criticato come crudele, i tori da combattimento sono autorizzati a vivere più a lungo rispetto ai loro omologhi che vanno al macello. I tori per i matadores principianti dovrebbero avere tre anni, mentre quelli per i matadores esperti quattro anni.

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