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Cosa bere per riprendere energia

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A corto di energia e poco avvezzi al consumo di energy drink? Il rimedio è fabbricarsi autarchicamente delle ottime e salutari bevande energizzanti. In inglese li chiamano energy drink: sono quelle bevande, prevalentemente analcoliche, che offrono, o per meglio dire offrirebbero, una ricarica imme...

A corto di energia e poco avvezzi al consumo di energy drink? Il rimedio è fabbricarsi autarchicamente delle ottime e salutari bevande energizzanti.

In inglese li chiamano energy drink: sono quelle bevande, prevalentemente analcoliche, che offrono, o per meglio dire offrirebbero, una ricarica immediata di energia spendibile all’istante. Secondo alcuni sono l’ideale per recuperare in breve tempo da uno sforzo fisico ingente, ma la medicina ha rivelato come la maggior parte di queste bevande non siano altro che misture di sostanze ultra-eccitanti, alcune delle quali tutt’altro che salubri, soprattutto per il sistema cardiocircolatorio. È stato infatti provato come le bevande a base di taurina – una delle sostanze eccitanti maggiormente utilizzate nella preparazione degli energy drink su scala industriale -, se consumata con la frequenza delle normali bibite, provoca nel cuore un notevole stress che, alla lunga, si ripercuote sulla “tenuta” del muscolo più importante del nostro organismo. Insomma, altro che energia…


Per ovviare a ciò, è decisamente consigliabile ricorrere a bevande energetiche naturali. I moderni frullatori ed estrattori di succhi a bassa velocità permettono di prelevare la parte liquida di frutta e verdura senza stressare gli oligoelementi presenti al loro interno, compromettendone l’apporto nutrizionale. Si tratta, dunque, soltanto di trovare le ricette giuste per preparare in maniera autarchica la propria bevanda energetica preferita. Nelle righe che seguono ve ne suggeriamo alcune.

– Facile da preparare e decisamente economica è una bevanda a base di latte o yogurt o entrambi, brevettata da Mario Frausin. Si prepara tutto in frullatore – possibilmente a bassa velocità – mescolando alcuni cubetti di ghiaccio, una banana, una fragola, due cucchiaini di zucchero di canna, una stecca di vaniglia, latte e/o yogurt magro quanto basta e due cucchiai di cacao in polvere.
– Ancora più semplice, è il cocktail a base di semplice succo d’arancia e olio di semi di lino, nella proporzione di un cucchiaio ogni frutto spremuto. L’olio di semi di lino serve a trattenere l’assorbimento degli zuccheri presenti nell’arancia, lasciando intatti gli apporti di sali minerali e vitamine nel frutto.
– Zenzero, curcuma, miele e lime. Obbligatorio utilizzare zenzero e curcuma freschi (non quelli in polvere), da tagliare, bollire in acqua e lasciare in infusione. Aggiungere succo di lime a piacimento, un cucchiaio di miele e, facoltativamente, ghiaccio tritato.
– Frullato di frutti di bosco. More, lamponi, ribes e mirtilli, frullati a bassa velocità e gratificati dalla nota acida di un cedro o di un pompelmo (a basso apporto zuccherino), e magari dalla freschezza di qualche fogliolina di menta.