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Cosa sta succedendo nel Pd, l’addio di Bersani

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Continuano le vicissitudini in casa Pd, con l’annuncio di Pier Luigi Bersani di non essere intenzionato a rinnovare la tessera. Ecco cosa sta succedendo all’interno del Pd dopo la direzione di martedì. Bersani verso la scissione, Emiliano resta. Gruppi parlamentari bersaniani già in settimana...

Continuano le vicissitudini in casa Pd, con l’annuncio di Pier Luigi Bersani di non essere intenzionato a rinnovare la tessera.

Ecco cosa sta succedendo all’interno del Pd dopo la direzione di martedì. Bersani verso la scissione, Emiliano resta. Gruppi parlamentari bersaniani già in settimana.

Cosa dice Pier Luigi Bersani

Alla direzione di ieri il gruppo dei bersaniani ha deciso di non prendere parte. Una scelta chiara e inequivocabile, alla quale si è aggiunto l’annuncio di essere già al lavoro “per un nuovo soggetto di centrosinistra”.

Dal canto suo, Pier Luigi Bersani ha annunciato che non rinnoverà la tessera del Pd, dando il via definitivo alla fuoriuscita dei suoi “fedeli”, che già questa settimana formeranno gruppi autonomi sia al Senato, sia alla Camera.

Un suicidio politico

Chi ha dato una definizione lapidaria di ciò che sta accadendo in questi giorni all’interno del Partito Democratico è Romano Prodi. Il fondatore del Pd non ha usato mezzi termini. A suo parere, la scissione è “un suicidio politico”.

Cosa fa Matteo Renzi

L’ex presidente del Consiglio e ex segretario del Pd Matteo Renzi ha deciso di non prendere parte agli eventi degli ultimi giorni ed è volato in California. La scissione, ha avuto modo di dire di recente, è la cosa peggiore che possa verificarsi, di peggio ci sono soltanto i ricatti.

Il governatore della Puglia Michele Emiliano

Dopo il comunicato ufficiale con cui Rossi, Speranza e Emiliano avevano annunciato, domenica scorsa, di voler abbandonare il Pd, il governatore della Puglia Michele Emiliano è ritornato sui suoi passi. Abbandonati Enrico Rossi e Roberto Speranza (“persone perbene, di grande spessore umano che sono state offese e bastonate dal cocciuto rifiuto ad ogni mediazione”), Emiliano ha infatti deciso di rimanere nel partito e sfidare Renzi al congresso.

Convinto che “Renzi è il più soddisfatto per ogni possibile scissione”, Emiliano è deciso a “dare battaglia come il Che” per provare a sconfiggere il segretario uscente. “Chi lotta”, ha dichiarato Emiliano, “può perdere, ma chi non lotta ha già perso”.

Critici D’Alema e Bersani, secondo i quali Emiliano “farà i conti con la sua coerenza”, mentre Enrico Rossi si è limitato a osservare che “ognuno ha il suo modo di comportarsi”.