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Cosa succede se le lenti a contatto si usano troppo spesso?

lenti a contatto

Le lenti a contatto sopperiscono ai difetti della vista più comuni. Ma quali sono e a cosa sono dovuti? Scopriamo insieme come riconoscerli e come correggerli.

Le lenti a contatto sono lenti correttive per l’occhio che, a differenza degli occhiali, vengono applicate direttamente sulla cornea. Il metodo di correzione della vista è, invece, lo stesso e in entrambi i casi occorre controllare che le lenti non siano troppo spesse, troppo sottili e che si adattino bene all’occhio dell’utente. Facciamo una rapida panoramica per capire come funziona un occhio e per scoprire quali sono i problemi alla vista più comuni.

La vista: come funziona

La vista funziona in modo molto simile a una macchina fotografica. La luce entra nell’occhio attraverso la cornea, una lente convessa situata nella parte anteriore dell’apparato visivo, e si riflette sulla retina nella parte posteriore come se fosse la lastra di una pellicola. Come nel processo fotografico, anche l’immagine che colpisce la retina viene proiettata capovolta per essere poi rielaborata dal cervello che, grazie alle cellule nervose, modifica gli stimoli luminosi restituendo il verso corretto alla proiezione.

Problemi alla vista più comuni

I problemi di vista più comuni sono miopia, ipermetropia, presbiopia e astigmatismo.

  • La miopia è il risultato di un bulbo oculare troppo lungo che rende sfocata la visione in lontananza.
  • Al contrario, l’ipermetropia, causata da un bulbo oculare troppo corto, rende più difficile la visione “da vicino”
  • La presbiopia si presenta spesso a seguito dell’invecchiamento del bulbo oculare e si configura come la perdita della capacità di accomodazione dell’occhio, rendendo più difficile la messa a fuoco degli oggetti vicini.
  • L’astigmatismo è causato da una cornea di forma irregolare che si traduce in una visione dai contorni sfocati.

Cause dei più comuni problemi alla vista

In ciascuno dei quattro problemi di base della vista, la visione scorretta è causata dalla mancanza di onde luminose a fuoco sul punto corretto sulla retina. Quando il bulbo oculare è troppo corto, rifrange la luce in un punto focale dietro la retina. Se il bulbo oculare è allungato, invece, il punto focale si trova davanti alla retina. Se la cornea è irregolare, come nell’astigmatismo, la luce converge in diversi punti senza mettere a fuoco. Nell’occhio presbite, infine, il cristallino focalizza poco.

Che cosa sono le lenti a contatto?

Le lenti a contatto sono dischi da mettere sul bulbo oculare per correggere problemi alla vista. Le lenti possono essere:

  • morbide
  • dure
  • colorate
  • trasparenti
  • monouso
  • per uso prolungato

Come gli occhiali, anche le lenti a contatto devono essere prescritte dal medico e scelte in base ad esami specifici che misurino le difficoltà dell’occhio. Il cheratometro, ad esempio, misura la curva della cornea per assicurarsi che le lenti siano angolate correttamente, senza provocare danni. Il film lacrimale prodotto dall’occhio viene misurato per assicurarsi che l’occhio sia abbastanza umido da supportare l’uso di lenti a contatto. Il biomicroscopio è lo strumento che esamina anatomicamente l’occhio per valutarne lo stato di salute.

Come funzionano le lenti a contatto

Le lenti a contatto sono modellate in base al difetto visivo che vogliono correggere. Le lenti costruite per correggere la miopia sono concave e più sottili al centro che ai lati. Questa forma piega la luce dal centro della lente e sposta il punto focale fino a farlo convergere sulla retina. Il principio di correzione dell’ipermetropia funziona, invece, al contrario, con lenti più spesse al centro e più “bombate”. Poiché la presbiopia è una combinazione di entrambi i problemi, le lenti apposite abbinano diversi fattori e sono dette, per questo, bifocali o multifocali. Nel caso dell’astigmatismo, le lenti toriche sono appositamente realizzate per adattarsi ai difetti che variano da persona a persona. Le lenti toriche sono studiate per rendere la cornea liscia e uniforme, con bordi sottili superiori e inferiori per evitare che si spostino una volta posizionate.

Lenti a contatto non corrette

Lo spessore della lente dipende dalla gravità del difetto visivo e potrà variare da occhio a occhio. Ogni lente ha un valore in diottrie e risponde alle specifiche esigenze dell’occhio per il quale è stata studiata. Più il difetto è marcato, più sarà elevato il numero di diottrie della lente. Più alto è il numero di diottrie, maggiore è lo sforzo che la lente deve compiere per piegare la luce in modo che converga precisamente sulla retina. Se una lente non è ben calibrata, possono insorgere problemi come mal di testa, affaticamento della vista e visione offuscata.

Uso prolungato delle lenti a contatto

Se si fa un uso corretto delle lenti a contatto, non vi sono particolari controindicazioni da segnalare. Occorre però prestare molta attenzione a non utilizzarle per un numero di ore superiore a quelle consigliate dall’oculista. Se si hanno lenti monouso, è molto importante rispettare l’indicazione e non portarle per più giorni. Maneggiarle con le mani ben lavate è il miglior modo per evitare infiammazioni e infezioni a carico dell’occhio. Ogniqualvolta la vista ci appaia affaticata, è buona abitudine togliere le lenti e fare qualche impacco a base di camomilla per lenire e reidratare gli occhi.