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Che cos'è un tampax

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L'uso dei tampax è sempre più diffuso. Ecco cosa sono, come vanno usati e quali sono i rischi associati.

D’estate, al caldo e con le mestruazioni chi non ha voglia di rinfrescarsi con un bagno? Con i normali assorbenti è impossibile quindi serve qualcosa di più discreto ma ugualmente efficace. Per far fronte a questa esigenza, dunque, la soluzione più semplice è quella di usare un tampax. Ma cos’è un tampax? Chi non ne ha mai fatto uso o non ne ha mai sentito parlare, potrebbe sentirsi un po’ confusa. In genere con il nome tampax si indicano i tamponi vaginali interni per le mestruazioni. Questi tamponi hanno la forma di supposte, solitamente in rayon, da infilare nella vagina durante il ciclo. In realtà il termine tampax, diventato di uso comune per indicare tutti i tamponi interni in commercio, è il marchio di un tipo di questi tamponi. I tamponi dell’azienda Tampax sono stati tra i primi ad entrare in commercio e ad avere una diffusione su larga scala. Sono perciò i tamponi per antonomasia. Conosciamoli meglio.

I tampax

Quando si acquista per la prima volta un tampone interno, non si sa mai cosa aspettarsi di preciso. Nella confezione di carta, i tampax sono incartati singolarmente. Per utilizzarne uno basta scartarlo e capire come inserirlo correttamente. Una volta aperto, il tampone si presenta in due parti: una morbida di rayon e l’altra di plastica che contiene il tampone da inserire. La parte di plastica, che costituisce l’involucro, serve per inserire il tampone facilmente. Infatti, spingendo con il dito sotto il tampone, questo scorrerà con facilità verso l’alto, mentre l’involucro si sfilerà verso il basso. Attaccato all’estremità inferiore del tampone, noterete un filo. Non staccatelo! Vi servirà per rimuovere il tampone dopo l’utilizzo. Come per i tradizionali assorbenti, anche per i tampax ci sono di diversi gradi di assorbenza in base al flusso delle mestruazioni. In questo modo potrete scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.

Alcune precisazioni sui tamponi

Se si utilizza un tampone interno per la prima volta, conviene provare quello dal formato più piccolo. In questo modo è più facile fare pratica per inserirlo correttamente e abituarsi man mano. I tamponi hanno in genere un buon potere assorbente, quindi non è necessario applicare anche un’assorbente tradizionale sugli slip. Se però si è soggetti a un ciclo abbondante o se siete alle prime armi e non sapete quale grado di assorbenza scegliere, allora utilizzateli insieme ai normali assorbenti. In questo modo sarete più sicure e potrete capire meglio qual è il tampax migliore per voi. In generale non è necessario scegliere il formato del tampone in base al flusso. Se si acquista un formato più piccolo basterà cambiarlo più spesso, al contrario di un formato più grande. È comunque consigliato non tenere un tampone per troppo tempo.

Il rayon

Il rayon è una fibra di origine naturale, estratta dalle piante. Così come il cotone, è sicura ed è un materiale che limita il rischio di allergie. All’interno del tampone c’è solo rayon. Non sono presenti altri materiali che possono causare allergie. Dunque, chi non usa i tamponi per paura di danneggiare ovaie e utero è fuori strada. Questi sono timori privi di evidenza scientifica, dato che il tampone non interferisce né con l’attività dell’utero né con quella delle ovaie. Tuttavia un pericolo, anche se molto raro, potrebbe esserci, ed è la cosiddetta sindrome da shock tossico (TSS). Questa sindrome è causata da un batterio che si trova comunemente nel naso e nella vagina. Questo batterio secerne delle tossine che causano la sindrome. Questa tossina, però, diventa pericolosa solo quando non può essere espulsa. Quindi, per evitare che le tossine si accumulino nel corpo, occorre cambiare spesso il tampone.

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