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Cozze alla birra: ricetta e tempi di preparazione

cozze

Le cozze alla birra sono una delle tante deliziose ricette che possiamo realizzare facilmente, abbinando due ingredienti versatili.

Le cozze alla birra sono una delle tante deliziose ricette a base di cozze che si possono preparare. Possono essere acquistate tutto l’anno ponendo attenzione alla loro freschezza e provenienza. Infatti la raccomandazione è sempre quella di acquistare le cozze nella apposita retina con il cartellino che garantisce la qualità del prodotto.

Considerando che questi frutti di mare si prestano ad essere abbinati con una enorme varietà di ingredienti, oggi vedremo l’abbinamento birra e cozze.

Ricetta

Innanzitutto è preferibile consumare la cozza subito appena comprata, con un tempo massimo di tre giorni di permanenza in frigorifero.

Ogni ricetta a base di cozze inizia con la pulitura del guscio che spesso è incrostato da diversi parassiti delle cozze, che appaiono come piccoli vulcani bianchi. La presenza di questi ultimi si riscontra più facilmente nelle cozze di scoglio e non in quelle di allevamento e assicura un frutto più saporito.
Si possono strofinare tra di loro i gusci delle cozze per pulirli, oppure passarvi sopra una paglietta da cucina. Dopo l’operazione di lavaggio e pulizia dei gusci si può procedere con la cottura, che deve garantire l’apertura del guscio dei mitili grazie al calore, e l’uccisione di tutti i batteri.

Preparazione 1 ora

Ingredienti

1 kg di cozze
1/2 bicchiere di olio di oliva extravergine
1 cipolla
2 spicchi di aglio
1 gambo di sedano
2 foglie di alloro
1 litro di birra
Sale q.b.
Pepe o peperoncino q.b.
1 cucchiaino di senape
2 ciuffi di prezzemolo

Dopo aver pulito e spazzolato energicamente le cozze e avere strappato la barba attaccata alla cerniera del guscio, prepariamo un trito di aglio e prezzemolo e facciamolo soffriggere nell’olio. Aggiungiamo subito le cozze e sfumiamo con la birra, chiudiamo col coperchio e facciamo cuocere per 3-4 minuti a fiamma viva, finché non si aprono le valve. Scartiamo le cozze che sono rimaste chiuse.

Sistemiamo le cozze in una teglia. Nel brodetto rimasto aggiungiamo cipolla sedano e alloro tritati, sale, pepe o peperoncino e la birra restante, uniamo la senape e mescoliamo a fuoco moderato per 10 minuti. Versiamo il composto sulle cozze e inforniamo a calore moderato per 10 minuti. Sforniamo e serviamo caldo in tavola.

Le varianti della ricetta possono consistere nell’aggiunta di panna nel brodetto, o nei diversi tipi di birra da utilizzare, per assaggiare le variazioni di gusto che può dare una birra chiara da quella scura e perfino rossa.

Ed ora facciamo un breve excursus di questi due ingredienti:

Molto prima dell’arte di produrre vino, l’uomo imparò a produrre birra. Le sue origini risalgono a circa 7000 anni A.C. in contemporanea con la nascita del pane, anche perché condividono gli stessi ingredienti, cioè i cereali. In Europa la birra era consumata principalmente da tribù dell’Europa centrale, i Germani e i Celti.

Nei secoli successivi nacquero diverse tipologie di birra, ma con il medesimo processo produttivo, e nei monasteri le suore erano preposte alle fasi di lavorazione. Attorno alla metà del XIX secolo si introdusse una nuova tecnologia produttiva a bassa fermentazione, oggi usata per la maggior parte delle birre.
La birra è un prodotto conosciuto ovunque, e in alcuni paesi come la Germania è la bevanda nazionale; si accompagna bene con carne pesce e crostacei, e può venire usata anche come ingrediente per insaporire le pietanze.

La cozza è un mollusco bivalve che vive in prevalenza nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico. Acquisisce diversi nomi a seconda della zona in cui viene pescata, mitilo nel mediterraneo, muscolo nelle regioni nord-occidentali italiane, peocio nelle regioni nord-orientali e cozza in quelle centro meridionali italiane.

Le cozze sono considerate anche dei veri filtri per la pulizia del mare, poiché si nutrono di plancton e di particelle organiche in sospensione. Per questo è meglio evitare di mangiarle crude, mentre invece cotte non presentano alcun rischio per la salute e sono un ottima pietanza. Vivono aggrappate a supporti duri come le rocce, in numerose comunità. Possono essere selvatiche o di allevamento, infatti sono allevate in diverse regioni italiane.

Puglia, Campania, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna sono le regioni produttrici ed inoltre altri paesi europei producono cozze quali Grecia e Spagna. Le cozze tarantine, in Puglia, sono considerate dagli esperti le migliori.

Da un punto di vista nutrizionale 100 g. di parte edibile contengono 86 calorie, 2 g di grassi, 3,4 g di carboidrati, 11,7 g di proteine, sali minerali tra cui 88,6 mg di calcio, 236 mg di fosforo, e 5,8 mg di ferro; 0,12 mg di vitsmine B1 e 0,16 mg di vitamina B2.
In pratica una fonte di antiossidanti, vitamine , proteine, e sali alcalini che facilitano il metabolismo.