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Crolla palazzina nel Napoletano: attimi di paura ma nessun ferito

Crolla palazzina

Crolla palazzina nel napoletano, a Sant'Antimo. Lo stabile era già da tempo pericolante ed era stato sgomberato da un mese. Non ci sono feriti.

Crolla palazzina nel Napoletano. Attimi di puro panico in via Giannangeli alle 15.00 di oggi pomeriggio, quando un edificio è collassato su se stesso. Siamo a Sant’Antimo, nella provincia di Napoli quando lo stabile crolla. L’edificio era stato sgomberato da un mese ed era completamente disabitato. Fortunatamente non ci sono state vittime tra gli abitanti della zone. Né feriti. Non sembrano neanche esserci danni strutturali agli edifici vicini. Sul luogo sono intervenuti gli uomini dei Vigili del Fuoco e gli uomini delle forze dell’ordine. La mancanza di vittime fa tirare un sospiro di sollievo alle autorità intervenute sulle macerie.

Crolla palazzina

Al momento le autorità cercano di far luce su quale possa essere la causa del crollo: si indaga per capire se siano fattori interni alla struttura (cedimenti) o fattori esterni che ne hanno provocato il crollo. Al momento la causa più probabile del crollo pare siano le infiltrazioni di acqua all’interno della struttura. Per sicurezza gli abitanti di via Giannangeli sono stati fatti sgomberare nel caso possano verificarsi altri eventi disastrosi. I nuclei familiari sgomberati al momento sono una decina. Sono ospiti presso una struttura alberghiera di Aversa, in attesa di una sistemazione abitativa più consona. Il comune di Sant’Antimo sta provvedendo a fornire degli alloggi ai nuclei di sfollati nell’ottica di una perequazione abitativa. La manovra degli amministratori è varata in modo che sia un indennizzo alle famiglie sfollate.

Non è il primo caso che capita a Sant’Antimo. I consiglieri comunali e i cittadini lamentano una forte situazione di incuria urbana della cittadina. I gruppi all’opposizione già da tempo denunciano lo stato d’abbandono e di vetustà degli edifici e dell’urbanistica. Denuncia che si rafforza con questo crollo improvviso e che mette a rischio uno dei diritti fondamentali della famiglia: quello ad avere una propria abitazione. Sono richiesti da tempo interventi massicci e coraggiosi che risollevino le sorti della cittadina campana

Questo è l’ennesimo anello che si lega alla lunga catena di crolli di edifici civili e non che costellano il nostro Paese. L’incuria devasta il volto delle città e le condizioni atmosferiche e geologiche non hanno pietà per i nostri vecchi edifici, molti dei quali non sono a norma. Basterebbe vedere il crollo delle case dell’Isola di Ischia, dove le case sono crollate come fossero castelli carta. Alla mancanza di interesse per il rafforzamento dell’abitato fa da contraltare l’interesse silenzioso dell’abuso edilizio, mostro insaziabile che deturpa i nostri territori e che miete vittime durante le catastrofi. Un paese che va in frantumi.