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Cruciverba, nella sismica i terremoti sono frequenti

Terremoto

I terremoti e le zone sismiche sono molto conosciuti ma non tutti sanno di preciso come si verifica un terremoto o quali zone sono più a rischio.

La soluzione del cruciverba è zona. Parliamo ad esempio delle principali zone sismiche e dei terremoti, fenomeni naturali molto frequenti ma di cui abbiamo poco conoscenza.

I terremoti

Il terremoto è un evento naturale imprevedibile e improvviso causato solitamente dallo scontro, in zone precise della Terra, di alcuni blocchi della crosta terrestre dette placche tettoniche. Solitamente accade che le zolle, muovendosi lentamente una contro l’altra provochino uno sfregamento che porta a un accumulo di energia elastica nelle rocce.

Quando l’energia diventa troppo elevata provoca una grande frattura la quale determina una serie di onde sismiche che si sprigionano anche in superficie e vengono avvertite anche dalla popolazione.

Viene denominato ipocentro il punto più interno della crosta terrestre da dove si sviluppa la frattura. Il suo corrispettivo in superficie è detto epicentro ed è il luogo dove si avverte di più il sisma.

L’intensità del terremoto viene calcolata sulla base della frattura che si verifica tra le rocce interessate. Le zone sismiche si trovano soprattutto nei punti di contatto delle placche tettoniche.

Solitamente il terremoto tende a verificarsi con una certa frequenza sempre nelle stesse zone. La sua durata è variabile normalmente non supera il minuto o poco più.

Come si misurano i terremoti

I fenomeni sismici si misurano sulla base di due criteri distinti:

1) la magnitudo o scala Richter
2) l’intensità o scala Mercalli MCS.

La scala Richter stima il valore dell’energia liberata dal sisma e viene valutata da 1 a 9 gradi.

La scala Mercalli misura invece il grado di percezione e gli effetti derivati dalla scossa a animali e persone. Si misura su un valore da 1 a 12.

I due sistemi non sono equiparabili infatti misurano degli elementi molto diversi tra loro. Nella scala Mercalli i valori da 1 a 12 si differenziano tra 1-2 percezione strumentale, da 3 a 5 paura, caduta oggetti ma non ancora danni, da 5 a 7, danni lievi agli edifici, da 8 a 11 distruzioni di edifici e crolli, 12 indica invece uno sconvolgimento totale ad oggi mai raggiunto.

Le zone sismiche

Per contrastare gli effetti del terremoto lo Stato ha deciso di classificare il territorio in base alle zone più o meno sismiche in modo da concentrarsi su quelle più a rischio. Per questo sono state valutate le diverse zone sulla base dell’intensità e della frequenza dei terremoti passati e si sono costruiti edifici con norme diverse e adatte alle problematiche.

Abbiamo effettuato la divisione in 4 principali zone ognuna delle quali ha una diversa percentuale di rischio.

La zona 1 è la più pericolosa. E’ molto probabile che vi si verifichi un terremoto.

La 2 indica che sono possibili forti terremoti

La zona 3 rappresenta un luogo in cui i terremoti sono meno probabili rispetto alla 2 e alla 1

La zona 4 è invece la più tranquilla quella in cui c’è una bassa probabilità che si verifichi un terremoto.

Tra le zone a bassa pericolosità ritroviamo solo il Piemonte orientale, la Sardegna, L’Alto Adige e il Salento.

Le zone a pericolosità media vedono le Alpi Occidentali, la Lombardia meridionale, il sud del Veneto, il nord del Lazio e la Toscana. Tra le zone ad alta pericolosità abbiamo invece tutta la fascia appenninica la Calabria e la Sicilia e la Sila che ha pericolo massimo.