> > Cruciverba: rapimento spirituale (6 lettere)

Cruciverba: rapimento spirituale (6 lettere)

Cruciverba

Cosa vi viene in mente quando pensate alla definizione di "rapimento spirituale" trovata tra i quesiti di un cruciverba? Conosciamo meglio la storia di questo incredibile gioco.

Risolvere un cruciverba può essere semplice o molto complesso. La differenza sta sia nell’abilità logica del giocatore, sia nella sua cultura generale. Anche la famigliarità e l’assiduità derivata dall’esercizio, porta gli esperti ad essere molto più veloci dei principianti.

In questo articolo proponiamo un quesito che gli amanti del cruciverba potrebbero già aver incontrato: qual’è la parola di 6 lettere associabile a “rapimento spirituale”?

Prima di scoprire la soluzione conosciamo meglio questo gioco che ha ormai più di 100 anni.

Nascita del cruciverba

La sua creazione si deve ad Arthur Wynne che elaborò il “Word Cross Puzzle” nel lontano 1913. Esso apparì per la prima volta sul supplemento “Fun” del New York World, e aveva l’aspetto di un diamante. La casella nera tra una parola e l’altra ancora non esisteva: al suo posto c’era solo uno spazio. Arrabbiato per non essere riuscito a mettere la sua invenzione per tempo sotto copyright, Wynne rivendette le sue creazioni al Synday Express di Londra, diffondendo la nuova moda nel Vecchio Continente.

Grazie al lavoro della giovane segretaria del giornale Margaret Petherbridge, vennero codificate delle norme stilistiche che alzarono la qualità del gioco, precedentemente pieno di errori e per questo oggetto sia di proteste che derisioni pubbliche. Nel 1924, a seguito della pubblicazione di una raccolta di cruciverba, si innescò la “crossword craze” ed il gioco divenne popolarissimo. Negli anni ’40 il cruciverba venne lanciato sul New York Times. Nel 1975 gli estimatori erano considerati intorno ai 30 milioni.

La scuola americana

Il più famoso editor di cruciverba americano fu Eugene T. Maleska che impose parametri molto severi. Basti pensare che i lettori in grado di scovare un vero errore in uno schema da lui pubblicato, venivano premiati con l’ingresso nell’esclusivo “Gotcha Club”, come si può immaginare riservato a pochissimi cavillosi esperti. Il suo successore su Will Shortz che adottò una politica più liberale del suo predecessore. Avvicinò infatti il “cruciverbese” alla lingua di tutti i giorni, inserendo anche marchi commerciali e slang dialettali.

La scuola inglese

Mentre le definizioni statunitensi del gioco sono sempre rimaste abbastanza dizionariali, quelle inglesi, grazie a Edward P. Mathers (che firmava i suoi schemi con il nome di Torquemada l’Inquisitore), ebbero una svolta più enigmatica. Essa venne perfezionata dal suo successore Derrick S. Macnutt che creò la tecnica definita cryptic clue.

Durante la Seconda Guerra Mondiale si diffuse una paranoia per i possibili utilizzi propagandistici, ma anche spionistici, del cruciverba.

Il cruciverba in Italia

Se guardiamo all’Italia, sicuramente La Settimana Enigmistica è stata e rimane il giornale di riferimento. Un suo autore storico fu Pietro Bartezzaghi. Egli introdusse molte novità, tra cui tanti neologismi e l’alfabeto a 26 lettere. Curando regolarmente le parole crociate a schema libero, le più difficili del giornale, il suo cognome divenne a sua volta un neologismo. Viene infatti ancora usato per descrivere la complessità di determinati compiti, come la dichiarazione dei redditi.

La Settimana Enigmistica e non solo

Un concorrente della Settimana Enigmistica fu la Nuova Enigmistica Tascabile di Corrado Tedeschi. Esso si rivolgeva ad un pubblico meno sofisticato, il quale divenne oggetto di iniziative di marketing per l’epoca pionieristiche. Rubriche, concorsi a premi, titoli onorifici, club e raduni, resero la sua rivista popolarissima.

Altro enigmista fondamentale per il genere in Italia fu Bruno Makain. Ancora novantenne l’esperto collaborava assiduamente alle uscite de La Settimana Enigmistica. Un record pubblicistico di 76 anni che forse non ebbe eguali al mondo.

Adesso che sappiamo di più sulla storia del cruciverba, ritorniamo al quesito inizialmente proposto. In quale categoria di giocatori pensate di rientrare? I principianti o gli esperti? In questo secondo caso la soluzione non dovrebbe essere difficile da trovare.

Vi aiutiamo comunque noi. La risposta è “estasi”. Ci eravate arrivati da soli?