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L’origine del Rosario è molto particolare e interessante. E’ un oggetto che viene solitamente tenuto tra le mani durante le ore di preghiera e la sua storia è strettamente legata a quella dell’Ave Maria.
Origine del Rosario
La storia del Rosario è piuttosto complessa e si intreccia con il diffondersi, in occidente, della pratica della recita dell’Ave Maria. La preghiera del Rosario, formalmente costituita dalla recita del Padre nostro e dall’Ave Maria e dalla osservazione dei misteri di Gesù e di Maria, è sicuramente la principale devozione in uso presso i fedeli, dal tempo degli Apostoli e dei primi discepoli.
Sia la preghiera dell’Ave Maria che il Rosario nascono dalla fede della Chiesa in Cristo incarnato nel seno della Vergine per la nostra salvezza. L’interminabile lode che il rosario tributa a Maria ha il suo fondamento in Gesù, a cui ogni lode termina. Tutte le lodi che vengono rivolte nei suoi confronti hanno solamente l’obiettivo di difendere e dichiarare con tutta la forza possibile la fede nei confronti di Gesù come Dio e come uomo.
Rosario nello specifico
Per molti autori che si occupano della materia – tra cui Anne Winston-Allen – perché si possa propriamente parlare di Rosario non è sufficiente la semplice reiterazione della stessa preghiera. Specifico di questo rituale è infatti l’abbinamento simultaneo di una sequenza di Ave Maria e di una serie di meditazioni sulla vita di Gesù Cristo e della Vergine. A partire almeno dalla storia di questa preghiera, pubblicata da Don Franz M. Willam nel 1948, gli storici ripetono che il Rosario rappresenta un’evoluzione dei salteri della Beata Vergine Maria. In essi venivano ripetuti dapprima centocinquanta salmi con antifone cristologiche e mariane. Successivamente solo le antifone o le antifone accompagnate da un Padre Nostro o da un’Ave Maria. Anne Winston-Allen osserva tuttavia che queste teorie non spiegano come si sia passati alle vere e proprie meditazioni sulla storia della salvezza, assenti nei salteri.
La madonna del Rosario
La nascita del santuario della Madonna di Pompei si deve al beato Bartolo Longo (1841- 1926) che iniziò la costruzione della prima chiesetta parrocchiale del 1876, nel 1894 fu eletta Basilica Pontificia, ma solo nel 1901 si completò la facciata, ampliata poi nel 1938. La vicenda di Pompei si lega a una serie di grandiose opere di beneficenza. Queste furono avviate dal Longo insieme alla contessa Marianna De Fusco, anima pia che fu anche sua moglie e che possedeva i terreni su cui nacque via via la cittadella. Oggi Pompei è uno dei maggiori centri di spiritualità. L’8 maggio e la 1ª domenica di ottobre viene celebrata la Supplica alla Madonna.
